Lo scrittore dissidente Angel Santiesteban – autore del blog Los hijos que nadie quiso} – è stato condannato a cinque anni di galera al termine di un processo privo di garanzie di imparzialità. La sentenza sarà appellata dal legale del noto scrittore, che si trova in libertà vigilata, e il Tribunale Supremo Popolare dirà l’ultima parola nel volgere di tre mesi.
«Si tratta di una sentenza esagerata. Il mio avvocato ha detto che non aveva mai visto niente di simile in tanti anni di lavoro. Tutti i miei testimoni non sono stati ascoltati», afferma Santiesteban.
L’accusa parla di aggressione e violazione di domicilio. Non riguarda un fatto politico, ma un giudizio intentato dall’ex compagna dello scrittore, un problema di litigi che preludono al divorzio. Molti testimoni confermano l’innocenza di Santiesteban, ma i giudici non vogliono ascoltare le loro dichiarazioni.
«Non mi attendo niente dal processo di appello, perché Cuba non è uno Stato di Diritto», afferma Santiesteban. «L’agente Camilo mi aveva già avvisato che tutto questo sarebbe accaduto. Sono stato condannato dalla Sicurezza di Stato». L’agente Camilo è uno dei principali repressori della polizia castrista, secondo quanto riferiscono ambienti della dissidenza.
Santiesteban è stato arrestato l’8 novembre all’Avana, insieme ad altri dissidenti pacifici, tra i quali Guillermo Fariñas e Yoani Sánchez, in seguito a una protesta pacifica che si proponeva di conoscere la situazione di altri oppositori. Angel Santiesteban è stato picchiato selvaggiamente dalla polizia, secondo un reporter di Hablemos Press. Lo scrittore ha denunciato i maltrattamenti e le minacce nel suo blog Los hijos que nadie quiso. Inoltre ha pubblicato – in data 8 dicembre – una dura lettera aperta rivolta al presidente cubano Raúl Castro.
«Il nostro solo delitto è quello di pensare al futuro del nostro paese, ridotto allo stremo dopo cinquant’anni di nefasto governo dittatoriale», ha scritto Santiesteban. «Abbiamo il diritto di scegliere, dissentire, raggrupparci, manifestare, decidere ciò che è necessario per il futuro di Cuba… Esigiamo rispetto e libertà perché noi siamo oppositori pacifici».
Santiesteban è stato membro dell’Unione di Scrittori e Artisti di Cuba (UNEAC), ma le sue opinioni critiche sulla mancanza di libertà e diritti umani l’hanno trasformato in una voce dissidente. Molti riconoscimenti come scrittore: una menzione al concorso Juan Rulfo 1989 di Radio Francia Internacional, il Premio Alejo Carpentier del 2001 con la raccolta di racconti Los hijos que nadie quiso (nome del suo blog) e il premio Casa de las Américas 2006 per il suo libro Dichosos los que lloran.
La vignetta di Garrincha (in allegato, ndr) stigmatizza con feroce ironia l’ingiustizia compiuta.
Gordiano Lupi