Oblò cubano
NuovaCuba. Il castrista digitale
09 Settembre 2012
 

Il regime cubano è maestro della disinformazione. Ha per la diffamazione dei dissidenti una strategia storicamente consolidata. Lo straordinario scrittore Reinaldo Arenas fu tacciato di reati sessuali, il poeta Armando Valladares che a soli 23 anni fu arrestato con l’accusa di essere chissà quale alto dirigente della polizia politica di Fulgencio Batista e fu tenuto nella patrie galere per 22 scandalosi anni. Liberato poi su feroce insistenza del Presidente della Repubblica francese François Mitterand. Guillermo Cabrera Infante, uno degli scrittori di lingua spagnola più straordinari del secolo passato. Heberto Padilla. E molti atri. Tutti furono lesi nella dignità, qualcuno con anni e anni di carcere. Gli altri (davvero più fortunati?) con la sistematica diffamazione ed umiliazione.

Ma Cuba fa anche altro. Opera contro i moderni dissidenti digitali. Yoani Sánchez su tutti.

Ai dissidenti digitali il regime cubano risponde con il castrista digitale. Questo individuo ha lo scopo preciso di operare sulla rete internet partecipando a forum, blog, riviste online. Commentando o addirittura postando interi articoli basati su una tecnica di comunicazione abbastanza vetusta e declinando apologie melense del governo cubano. In Europa se ne conoscono diversi, in genere di origine cubana. Miracolosamente onnipresenti su ogni sito e portale di cui si può trovare minima traccia in Rete. Naturalmente, anche se sono banale è giusto specificarlo, questi individui lo fanno professionalmente. Quando si lavora con passione, direbbe il sarcastico Cabrera Infante.

Dopo anni di conoscenza del fenomeno mi sento di poter condividere il decalogo del perfetto castrista digitale.

1. il castrista digitale sa tutto di tutto. È esperto della storia cubana, degli attentati subiti da Fidel (anche quelli mai resi pubblici), di elettronica, cucina creola, macroeconomia capitalista, enchufla, storia dell’Angola;

2. il castrista digitale ha un accesso immediato a tabelle statistiche, liste di percentuali, database riservati, libri in prepubblicazione, confidenze segrete (ecc.) relativamente agli argomenti del punto 1 e di molto altro;

3. il castrista digitale non dorme mai;

4. il castrista digitale ha una personalità bipolare, prima tenta la strada dell’intellettualismo informato per poi deviare sulla derisione e sull’esaltazione dei propri natali isolani come necessario strumento di conoscenza di Cuba;

5. il castrista digitale disprezza pubblicamente le società capitaliste occidentali;

6. il castrista digitale ama risiedere nelle società capitaliste occidentali;

7. il castrista digitale aborrisce il postulato secondo cui l’utilizzo degli strumenti di comunicazione occidentali come social networks, Internet, web magazine (ecc.) possa significare una reale occasione di libertà personale. Per spiegarlo usa social networks, Internet, web magazine (ecc.);

8. il castrista digitale afferma che Yoani Sánchez sia pagata dalla CIA;

9. il castrista digitale afferma che se non credi al fatto che Yoani Sánchez sia pagata dalla CIA probabilmente anche tu sei pagato dalla CIA;

10. il castrista digitale crede di amare Cuba e di lavorare per il suo futuro. Non riesce a capire quanto la realtà sia diversa.

 

NuovaCuba, 8 settembre 2012


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