Una infamia, l'abisso nel quale è precipitato il diritto. Cosi definimmo la legge 40/2004, sulla fecondazione medicalmente assistita. La Corte Costituzionale, prima, e ora la Corte Europea sono intervenute sugli aspetti più negativi di questa legge, approvata sotto la spinta delle alabarde vaticane.
Eppure, ancor oggi, c'è chi la difende, chi ritiene che lo Stato debba arrogarsi il diritto di intervenire nelle questioni che riguardano scelte che attengono ai diritti fondamentali della persona. Una corsa indietro, nel passato, tra i secoli bui della Inquisizione e dei roghi.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc