Sì, viaggiare
L’energia dall’acqua, un pezzo della nostra storia 
Visite guidate gratuite alla Centrale di Fraele
18 Luglio 2012
 

Un nuovo appuntamento con il Distretto Culturale della Valtellina segna l'estate 2012 del comune di Valdidentro. Dal 19 luglio prende il via un ciclo di visite guidate gratuite alla storica Centrale di Rasin, appartenente alla Fondazione AEM.

Fino al 30 agosto, ogni martedì e giovedì, dalle ore 10:00 alle 12:00, i visitatori (gruppi di massimo 35 persone) saranno accompagnati alla scoperta delle peculiarità di un impianto storico quale pregevole esempio di edificio industriale il cui progetto, pur nella sua efficiente essenzialità, non ha tralasciato di inserire elementi che rimandano alla leggerezza dello stile liberty. Entrata in attività nel 1928 e poi dismessa nel 2004, la Centrale oggi al proprio interno ospita ancora la sala macchine (foto copertina) con 3 gruppi Pelton perfettamente conservati. Nei giorni 2, 9 e 23 agosto il programma si arricchisce con tre appuntamenti serali. Dalle ore 21:00 alle ore 22:30, a completamento della visita guidata, sarà possibile scoprire un percorso d'acqua luminoso che, collegando la Centrale all'area Rasin, ora adibita a spazio per eventi e manifestazioni, riconduce idealmente alla sua originaria destinazione di cantiere a supporto dei grandi lavori in Val Fraele.

Il ciclo di visite guidate segna l'avvio di un'altra delle molteplici linee di intervento programmate dal Distretto Culturale della Valtellina: la creazione di un Parco Museo dell'Acqua. Con questo innovativo progetto il Distretto, parte del più ampio progetto Distretti culturali ideato e realizzato da Fondazione Cariplo allo scopo di promuovere il patrimonio culturale in una logica di sviluppo del territorio, punta alla valorizzazione di una risorsa nobile e preziosa come l’acqua, che da sempre caratterizza fortemente l’economia e il paesaggio dell’Alta Valtellina.

A guidare questa iniziativa, in qualità di soggetto attuatore e responsabile dell'intervento, sarà il Comune di Valdidentro a cui si affianca A2A Spa che, nel ruolo di soggetto finanziatore, oltre che offrire la disponibilità delle proprie strutture, ha stabilito di sostenere le attività del Distretto mettendo a disposizione le proprie risorse e le proprie competenze.

Obiettivo del Parco Museo è di evidenziare e testimoniare il valore, l'importanza, la funzione sociale, economica e turistica che l'acqua ha avuto, ha e continua ad avere, nella vita della valle; funzione che verrà raccontata in tutte le sue forme e nelle sue molteplici possibilità di utilizzo. A questo scopo è prevista la realizzazione di un'area attrezzata con varie installazioni che farà del Parco un luogo in cui le risorse naturali, la storia e le tradizioni dialogheranno con l'innovazione e dove sperimentare percorsi esperienziali rappresentativi della realtà dell'Alta Valle. L'area in questione diventerà anche il punto di informazione e di partenza per visite guidate e percorsi tematici attraverso il territorio. Nel Parco Museo, inoltre, saranno messe in atto attività formative e di aggiornamento e nasceranno iniziative volte a coinvolgere il mondo della scuola per favorire nei giovani la consapevolezza del ruolo centrale rivestito dalle risorse idriche sia a livello locale che a livello mondiale. Tra gli obiettivi c'è anche l'esigenza di creare una sinergia tra impresa e territorio. Il Parco Museo sarà infatti, oltre che specchio della nostra terra, anche specchio delle aziende partner dell'iniziativa, le quali potranno presentare la propria attività al pubblico legando l'immagine al contesto di pertinenza.

 

 

Qualche nota sulla Centrale di Fraele

 

La Centrale di Fraele ricopre un ruolo tutto peculiare perfino nella storia della costruzione del sistema delle centrali idroelettriche AEM in Valtellina: infatti fu una delle prime ad essere costruite, dopo l'entrata in esercizio della Centrale di Grosotto del 1910 e di quella di Roasco, a Grosio, nel 1918. Nel 1922 iniziarono i lavori di costruzione dell'impianto Fraele/Viola, esso entrò attività dal 1928 e veniva alimentato dalla vecchia diga di Cancano I dalla capacità di 25 milioni di metri cubi, attraverso un canale in pressione e tre condotte forzate, le acque raccolte venivano utilizzate dalla sola Centrale. La potenza installata nell'impianto subì varie trasformazioni fino ad arrivare ai 50.000 KVA nel 1931. Nel 1956 le modalità di esercizio di questa Centrale mutarono radicalmente con la realizzazione dell'impianto di Premadio (sempre nel comune di Valdidentro) e della nuova diga di Cancano II, il cui invaso sommerse completamente la vecchia diga, limitando quindi la possibilità di invasare le acque della Val Viola ai soli mesi primaverili.

Nel 2004 con l'entrata in esercizio del Nuovo Canale Viola, l'impianto di Rasin è stato totalmente sotteso e ha cessato quindi di produrre energia, dato che il nuovo canale consente di immettere per tutto l'anno le acque del bacino della Val Viola nel serbatoio di Cancano, aumentando in questo modo la capacità di regolazione dell'intero sistema di A2A e permettendo di produrre più energia utilizzando il maggior salto sulla Centrale di Premadio.

Oggi l'edificio della Centrale, rimasto intatto nel tempo, viene utilizzato per visite scolastiche e turistiche: da alcuni anni, infatti, la struttura è assegnata alla Fondazione AEM che ha il compito di mantenere viva questa importante realtà, ormai divenuta una parte della storia industriale, non solo di A2A, ma anche dell'intero territorio valtellinese.

 

 

INFORMAZIONI

Visita diurna: dal 19 luglio al 30 agosto ogni martedì e giovedì

dalle ore 10:00 alle ore 12:00

Visita serale e percorso dell'acqua: giovedì 2 - 9 - 23 agosto

dalle ore 21:00 alle ore 22:30

Iscrizione visita guidata: obbligatoria entro le ore 12 del giorno antecedente

contattando la Pro Loco Valdidentro, tel. 0342 985331

Gruppi: max 35 persone

 

Laura Doronzo

Responsabile della comunicazione del Distretto Culturale della Valtellina


 

 

Per informazioni sul Progetto Distretti culturali:

www.fondazionecariplo.it/distretticulturali


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