Serata caratterizzata da un freddo pungente quella di sabato 4 febbraio. Il pubblico presente all'Auditorium di Morbegno, per l’appuntamento dedicato al genere jazz, ha potuto riscaldarsi, almeno per la durata del concerto, con la musica del pianista Marco Detto, degnamente affiancato da Marco Ricci al basso elettrico e Antonio Fusco alla batteria. Il trio, proposto dall'associazione Quadrato Magico, ha cercato in tutti i modi di portare i presenti, in un'atmosfera rassicurante, fatta di suoni, ritmi e colori.
Il musicista, nato a Milano, ed attivo da un trentennio, ha esordito dichiarando apertamente il piacere di trovarsi in un contesto ambientale così affascinante ed ammettendo un certo impaccio nella dialettica, ma rassicurando sulla capacità evocativa della sua musica. Prendendo spunto da una sua splendida composizione, “Equilibrista”, contenuta nell'ultimo lavoro In the mean time del 2010, per l’etichetta Real Music, ha saputo creare un movimento di tensione e distensione, caratterizzando l'esposizione con tale energia, da indurlo a saltellare e vocalizzare frequentemente. Il brano successivo “Luce”, dopo un intro piuttosto malinconico, ha virato su toni decisamente luminosi, trasmettendo come promesso un intensa colorazione. “Step by step” con iniziale uso del keyboard, ha poi trovato sviluppo con un delizioso ritmato, esaltato dalla timbrica di uno splendido Steinway & Sons. L'affiatamento tra i musicisti ha avuto conferma in ogni brano, soprattutto nelle parti conclusive, dove emergeva forte l'improvvisazione, la voglia di indugiare e prolungare la magia del momento. Il repertorio proposto ha mostrato uno standard qualitativo elevato ed uniforme, caratterizzato da un personale uso della melodia e da una vena compositiva romantica, mai enfatizzata. Molto apprezzato lo spazio lasciato ai due gemelli del ’ritmo’, che non hanno voluto strafare con virtuosismi solistici, rendendo piacevoli gli spazi loro concessi.
Percorrendo brevemente la carriera di Marco Detto, spicca la collaborazione del 1994 con la base ritmica, formata da Danielsson-Erskine culminata con l’uscita de La danza dei ricordi. Nel 2001 lavorò con Eddie Gomez, contrabbassista dell’immenso Bill Evans, massimo interprete delle formazioni in trio. Nel 2006 nel tour promozionale di Ripples fu ospite a Berbenno nell’ambito del festival dedicato a Thelonious Monk entusiasmando il pubblico con sue composizioni e cover di Ellington e di Monk, da manuale l’interpretazione di “Round Midnight”. Per chi volesse avere del pianista una conoscenza più articolata, l’ultimo suo lavoro, vede molti brani proposti all’Auditorium, arricchiti da una numerosa sezione fiati (sax, tromba, clarinetto, trombone), capaci di rendere l’ascolto ricco di ulteriori sfumature. Una perla su tutte, l’“Equilibrista” in versione piano e voce con Sabrina Sparti.
Prossimo appuntamento della stagione, il 18 febbraio al Teatro “P.G. Frassati” di Cosio Valtellino con l’ensemble Sakeena Project, che renderà omaggio ad Art Blakey batterista afroamericano, fondatore dei mitici Jazz Messenger, riproponendo in chiave funky e soul il suo album datato 1967 Hold on i’m coming”. Un invito a nozze per nostalgici e amanti delle contaminazioni. Ulteriori info su www.quadratomagico.net
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