Diario di bordo
Marco Cappato. Firme false: Formigoni punta sulla malagiustizia 
Se fossimo in democrazia non sarebbe pił presidente. E Napolitano?
28 Novembre 2011
 

Davanti al Tribunale civile di Milano è andata in scena la più esplicita conferma della strategia della banda formigoniana (Pdl e Lega Nord) per difendersi dall’accusa di aver falsificato le elezioni e truffato i cittadini lombardi. Invece di provare a difendere l’indifendibile, cioè un migliaio di firme disconosciute dagli stessi cittadini, gli avvocati della Regione Lombardia (!) puntano a paralizzare il corso della giustizia, chiedendo perizie ormai del tutto inutili.

Il calcolo di Firmigoni e soci è più che fondato. La prossima udienza del Tribunale civile intanto è stata fissata il 27 febbraio 2012. In un Paese dove la giustizia è al collasso, sarà molto difficile –se non impossibile– ottenere una sentenza in tempo utile prima della fine della legislatura di questo Consiglio regionale abusivo, soprattutto dopo che la Corte costituzionale ha provato a sbarrare la strada al Consiglio di Stato sul caso Piemonte.

Rimane la domanda per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: che fare, di fronte alla materiale impossibilità di sanzionare una colossale truffa elettorale ampiamente provata e documentata? Perché se anche il Presidente ritenesse che non ci sia nulla da fare, significherebbe che d’ora in poi ogni attentato ai diritti civili e politici dei cittadini godrebbe di una esplicita garanzia di impunità.

 

Marco Cappato

(da Notizie Radicali, 25 novembre 2011)


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276