Prodotti e confezioni [08-20]
Vetrina/ Matteo Bianchi. Poesie alla stazione
06 Novembre 2011
 

Fa che io lo tocchi

prima che scappi

con le mie paure.

P. Ruffilli


Strofe-stanche-stazionano-struggenti-stanchezze

e sospesi sussurrati silenzi

P. Garofalo

 

 

Il treno se ne va dalla stazione
com’è poi tutti i giorni a quest’ora.

Lui tornerà presto.
Il buio chiude l’orologio,
una persiana di niente.

 

Sull’ultima panchina di calcare
sporgersi ai binari due ragazzi
stretti abbracciati.
Sarà per il freddo tagliente.
Sarà che non mi accorgo d’altro.

 

La nostra Parigi è già lontananza.

 

 

*

 

 

Ad Alessandra

e alle sue intermittenze.

 

Un bacio tra due sigarette.

Sotto la pioggia.
Sotto una coltre di nubi che non ci dà tregua.

 

Scintilla tra due astri
opposti nella volta,
l'incastro degli anelli.
Sagome, ritagli di fretta,
un pomeriggio avverso

timido e temuto conquistarsi della forma.

Pesci in cielo e il tuo segno non brilla

 

più la solitudine.

 

 

Matteo Bianchi


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