Diario di bordo
Primo Mastrantoni. Vasco Rossi, Vincenzo Macrì e gli integralismi
07 Settembre 2011
 

Vasco Rossi, il noto cantautore, ha dichiarato che se dovesse andar male vorrebbe trascorrere gli ultimi giorni in qualche paradiso terrestre e terminare felicemente la propria esistenza. Non l'avesse mai detto!

Subito sono intervenuti coloro che vogliono salvare il suo corpo e la sua anima.

C'è sempre qualcuno che vuole salvarti, almeno l'anima, dopo aver, beninteso, bruciato sul rogo il tuo corpo.

In aggiunta Vasco Rossi ha detto che la marijuana non ha mai ammazzato nessuno, dichiarazione che avrà fatto la gioia del ministro con delega alle politiche per la famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile, Carlo Giovanardi, il quale tuona anche contro le dichiarazioni di Vincenzo Macrì (foto), già Aggiunto Procuratore Antimafia, oggi Procuratore Generale della Corte di Appello di Ancona, per il quale il proibizionismo è criminogeno e genera reati. Il giro di affari della criminalità organizzata è di 180 miliardi di euro di cui un centinaio dai proventi della droga (Eurispes).

Il procuratore Macrì aveva invitato la classe politica ad una riflessione in merito. Apriti cielo! Il ministro Giovanardi invoca sanzioni disciplinari contro Macrì!

Pensare di combattere questo sistema criminale con la spada dardeggiante del ministro Giovanardi, o meglio con una pistoletta ad acqua, significa tapparsi gli occhi e ricorrere agli slogan di maniera, che sono tanto popolari quanto inefficaci. Basterebbe analizzare l'esperienza del proibizionismo dell'alcol negli Usa per ricondurre alla ragione chi fa dell'integralismo la propria ragione.

 

Primo Mastrantoni, segretario Aduc


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