Piero Cappelli. Nuove misure economiche: il Governo č nel caos pių assoluto! Che vergogna!
11 Agosto 2011
 

Se si leggono le notizie di oggi su tutta la stampa ci sono mille idee per come risparmiare nella spesa pubblica. Tutti avanzano una proposta e subito dopo qualcun altro la corregge o la modifica. Ma che personaggi abbiamo? Non hanno le idee chiare, devono difendere i loro feudi e quindi debbono far quadrare il cerchio, ma non è possibile. Sono gente senza senso dello Stato. Quando debbono intervenire sparano sulla massa per raccogliere di più, ma se intendono impoverire l’Italia media e quella già povera vedremo come reagirà il popolo: subirà ancora una volta o si ribellerà ad una serie di gabelle economiche finanziarie che lo renderanno non solo più povero ma anche più senza speranza per le nostre future generazioni! Chi vorrebbe far crescere in un Italia con questi governanti un figlio? Questi meriterebbero che molti di noi espatriassero e lasciassero questo Paese come una specie di Aventino europeo dove chiedere solo di non maltrattare i cittadini per gli sbagli che la classe politica governativa e quella parlamentare ha così ridotto questo nostro Bel Paese.

Il pressapochismo di questi nostri governanti è la risposta di un incompetente a dirigere la nave-Italia: come si fa a non sapere dove e a chi chiedere più sacrifici in un mondo dove i ‘cervelloni’ elettronici delle finanze possono sapere tutto in poco più di un minuto? È perché non si vuol chiedere a chi veramente può contribuire – in proporzione alle proprie disponibilità economico-finanziarie – ad aiutare il ns. Paese in crisi. Ripeto: se siamo a questi punti è perché il signor Tremonti e il signor Berlusconi non hanno saputo e non sapranno nemmeno domani mattina – visto di quel che tuona… risolvere il problema Italia. E siccome non hanno il coraggio di dire: “signori, scusate, ma noi ci facciamo da parte perché dobbiamo tutti risolvere questa grave situazione”.

No, non hanno né l’umiltà né il coraggio anche perché se dovessimo andare a scoprire il pentolone dei nostri conti pubblici credo troveremmo tante brutte sorprese. Non è un presentimento è quello che si riesce a desumere dai messaggi di incapacità, vaghezza e provvisorietà dei personaggi governativi. Per cui insisto nel dire che occorre offrire agli italiani un’alternativa credibile: un patto per il dopo-Berlusconi tra le forze politiche dell’opposizione, una nuova legge elettorale e di nuovo al voto. Ma quando si sente gente come Veltroni contrario alle elezioni, come già detto da Prodi (risorto politicamente e improvvisamente?!), ma senza una vera e propria proposta concreta e operativa per uscire dalla crisi politico-economica dell’Italia, la dice lunga su cosa andremmo a pescare se prima non facciamo un fronte unico per riportare gli italiani a scegliere su Programmi, Leaders e Coalizioni.

 

Piero Cappelli


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