«Ero in compagnia del dissidente Jorge Luis Artiles Montiel. Stavamo accompagnando alla stazione ferroviaria l’ex prigioniero politico Félix Navarro che doveva recarsi a Matanzas. Non ho compiuto nessuna attività di disobbedienza civile, ma sono stato aggredito senza motivo da un agente di servizio nella stazione ferroviaria che ha subito ricevuto sostegno da parte di altri poliziotti», ha detto Fariñas. Jorge Luis Montiel, presente ai fatti, conferma la ricostruzione e parla di eccessiva e inutile violenza nei confronti di Guillermo Fariñas, ancora di salute cagionevole dopo lo sciopero della fame del 2010, realizzato per ottenere la liberazione dei prigionieri politici.
«La polizia politica a Cuba sta cercando di intimorire l’opposizione usando la forza e l’intimidazione. Lo scopo è quello di far cessare le attività di protesta e la diffusione di notizie alternative. Ogni giorno i maltrattamenti si fanno più frequenti e immotivati, sia contro dissidenti che contro attivisti dei diritti umani. Raúl Castro ha dato ordine di arrestare, picchiare e mettere in galera chi si esprime pubblicamente contro il regime. Non ho nessuna intenzione di tacere e di sottomettermi alla volontà di un dittatore che dovrà essere punito dalla storia per i crimini commessi», ha concluso Fariñas.
Il giornalista indipendente José Alvarez Bravo è stato incarcerato per 21 ore ed è stato liberato dopo uno sciopero della fame messo in atto nella stazione di polizia. Era stato arrestato all’uscita dalla Sezione di Interessi degli Stati Uniti, dove aveva utilizzato una connessione Internet gratuita messa a disposizione dei cittadini cubani. José Alvarez Bravo, 60 anni, è il promotore di riunioni civiche organizzate per discutere problemi della Cuba contemporanea, momenti di libertà associativa poco graditi al governo.
L’ultima notizia che fa capire la situazione difficile che stanno vivendo a Cuba gli oppositori al regime, è l’espulsione dal “CENESEX” da parte di Mariela Castro del transessuale Wendy Iriepa. Il delitto commesso è quello di collaborazione con il nemico, per aver intrecciato una relazione sessuale con un attivista dei diritti civili del gruppo LGBT, che ha recentemente organizzato una marcia indipendente dell’orgoglio gay al Paseo del Prado.
Gordiano Lupi