Si trattava proprio di Un giorno perfetto di Melania G. Mazzucco – autrice fra l'altro di Vita, Premio Strega 2003 – come indovinato, stavolta, da Eros. Ambientato a Roma, nell'arco di un giorno di maggio, dalle ore della prima mattina fino a notte. Un romanzo che può essere un'anatomia di una famiglia e di certi amori indefinibili, il cui tratto saliente è la gelosia e la possessività spinte agli eccessi. Avvincente come un thriller, con la suspense di sentimenti allo stremo.
Ma veniamo ora al prossimo incontro, questa volta si ritorna ai classici del passato. Scritto nel 1920, da una newyorkese famosa, atto d'accusa verso una buona società puritana, dalle regole tribali...
7° Incontro letterario
«Al centro della sala Ellen si fermò, guardandosi attorno; la piega seria delle labbra contrastava con gli occhi sorridenti, e in quell'istante Newland A. respinse il verdetto generale sulla sua diminuita bellezza. Era vero che lo splendore di un tempo se ne era andato: le guance avevano perso il loro colore; sottile, sciupata, dimostrava forse un pochino di più dei suoi trent'anni. Ma vi era in lei la misteriosa maestà della bellezza: la sua sicurezza nel portamento della testa, il suo modo di muovere gli occhi, pur non essendo affatto teatrali, lo colpirono perché vi si leggeva, oltre a una perfetta educazione mondana, la tranquilla consapevolezza del proprio potere. Nello stesso tempo i modi di Ellen erano più semplici di quelli delle signore presenti, e molta gente era rimasta delusa che la sua entrata non si fosse svolta con più stile, perché lo stile era ciò che New York apprezzava più di qualsiasi altra cosa. Forse questo dipendeva, pensò Newland, dalla scomparsa dell'antica vivacità o dal fatto che adesso Ellen era così quieta nei movimenti, nel modo di parlare, nel tono un po' basso della voce. New York si era aspettata qualcosa di molto più strepitoso in una giovane donna che aveva una simile storia dietro di sé».
Frances