Notte prima degli Esami — Giorno dopo il decreto Sviluppo. Sono scese in campo due donne significative per il mondo della scuola: Francesca Puglisi su L'Unità, Alba Sasso su Il Manifesto: sono donne che, a livelli diversi, hanno responsabilità e autorevolezza nelle scelte dei partiti in cui militano.
Il loro grido di dolore si unisce alle mobilitazioni quotidiane che da mesi stanno attraversando l’Italia laddove il disagio è più avvertito, più acuto; da mesi, solo per riferirci all’anno in corso, poiché le proteste contro il massacro della Scuola dello Stato sono cominciate subito dopo l’emanazione della Legge 133 – art.64, la famosa finanziaria del 2008 che proponeva 8 miliardi di tagli nel settore dell’istruzione per i successivi tre anni
Non possiamo che rallegrarci della loro solidarietà e della durezza e pertinenza delle loro denunce.
Ma la speranza dei 2.000 docenti, genitori, studenti che hanno voluto dare un segno tangibile della loro indignazione denunciando al TAR del Lazio l’illegittimità dei provvedimenti con cui si è osato intervenire sull’istruzione pubblica, è che lo sdegno delle due autorevoli esponenti di forze politiche della sinistra possa trasformarsi rapidamente in azione!!
Il 14 aprile scorso il TAR del Lazio ha riconosciuto l’illegittimità dei provvedimenti emanati con gli atti impugnati e ha accolto pienamente i primi due ricorsi, sostenuti anche da vari enti locali intervenuti ad adjuvandum.
È stata una grande vittoria.
Il prossimo 5 luglio verrà discusso al TAR del Lazio il terzo ricorso contro i tagli dell’anno scolastico 2011-12, disposti con una C.M. che presenta illegittimità analoghe a quelle impugnate in precedenza. Nuovi enti locali si stanno costituendo ad adjuvandum.
Quale più forte testimonianza della loro comprensione potrebbe essere data da Alba Sasso e Francesca Puglisi se non quella di adoperarsi affinché le Regioni Puglia ed Emilia Romagna si costituiscano ad adjuvandum in difesa non solo della qualità della Scuola dello Stato, della professionalità dei suoi docenti, ma anche della legalità delle procedure che qualificano un’autentica democrazia?
Ma c’è di più: il 29 luglio il Consiglio di Stato discuterà l’appello proposto indecorosamente dalla ministra Gelmini per vanificare la sentenza del 14 aprile, una sentenza che conferma l’imprescindibilità delle procedure democratiche! È ancora possibile per EE.LL. e Regioni costituirsi ad adjuvandum.
L’effetto sarebbe dirompente e il grido di dolore più credibile.
Comitato Per la scuola della Repubblica
associazione onlus