Il mortaio
Ezio Maifrè. Un amore di Chisciöl 
Chiscöi in Patria, ma anche all'estero
06 Giugno 2011
 

Un amore di Chisciöl

 

Timido e caro è Giacomino,

tutto intento a cucinare

un gran cibo sopraffino

per il suo buon desinare.

 

Ecco sbatter la pastella,

di farina nera e bianca,

nello strutto si fa bella,

con il vino che mai manca.

 

Cuoce lenta la pastella,

il formaggio di casera

fa dorar la gran frittella

come sole a primavera.

 

Che bontà! Che goduria!

L'aria annusa l'Orsolina,

corre e giunge con furia,

con in bocca l'acquolina.

 

Di chisciöl bel profumato,

bacia subito Giacomino,

sulle labbra ha l'odorino,

più si toglie dall'amato.

 

Fu così che nella padella

Il chisciöl bruciò di botto,

Giacomino e la sua bella

la timidezza avevan rotto.

 

(Canto con chitarra di Marco Divitini,
parole di Ezio Maifrè)

 

 

>> L'Amore di Chisciöl è in patria, ma anche all'estero...


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