Oblò cubano
Cuba riduce le imposte e amplia i paladares per stimolare nuovi negozi privati
28 Maggio 2011
 

Il governo cubano ha abbassato le imposte per stimolare la contrattazione di mano d’opera e ha autorizzato una maggior capacità per i famosi paladares (ristoranti), nel quadro delle misure che cercano di facilitare le imprese private. La notizia proviene dal quotidiano ufficiale Granma.

La normativa è stata approvata dal Consiglio dei Ministri in una recente riunione guidata da Raúl Castro, con lo scopo di «rendere più agevole l’accesso al lavoro por cuenta propia (privato) come valida alternativa all’impiego pubblico», ha scritto l’organo del Partito Comunista Cubano.

Granma ha precisato che la normativa andrà in vigore da questo mese di giugno e avrà la durata di un anno. Il quotidiano governativo (il solo ammesso a Cuba) ha espresso soddisfazione perché da ottobre - mese in cui hanno avuto inizio le liberalizzazioni - sono già 314.538 i cubani entrati nel lavoro privato.

Il lavoro privato è una delle misure principali del piano di riforme economiche realizzato dal governo di Raúl Castro, ratificato nel corso del recente Sesto Congresso del PCC, per rendere più efficiente il modello economico cubano.

Il governo ha deciso anche di ampliare da 20 a 50 coperti la capacità dei famosi paladares, piccoli ristoranti che prima della riforma di Raúl Castro potevano funzionare solo con 12 coperti ed esclusivamente con impiegati che facevano parte della famiglia. All’Avana e in altre città sono nati nuovi paladares, che adesso possono vendere carne di manzo e frutti di mare, un tempo proibiti.

Il Consiglio dei Ministri ha autorizzato la contrattazione della forza lavoro nei 178 uffici autorizzati e ha stabilito l’esonero dalle imposte per le imprese con meno di 5 impiegati. Le misure comprendono riduzioni di imposte generalizzate, una delle richieste più pressanti da parte dei nuovi impresari. Le imposte a carico dei cubani che affittano le loro case sono state ridotte del 25% per il 2011. Sono stati sospesi i tributi – da tre a sei mesi – per gli autotrasportatori e per chi affitta abitazioni ma sta eseguendo riparazioni.

Il Consiglio dei Ministri si è incaricato di «identificare le attività poco produttive, fondamentalmente nel settore gastronomico, che renderebbero di più se fossero gestite da lavoratori por cuenta propria», cosa che il Governo ha già cominciato a fare nel 2010 privatizzando i negozi di barbieri.

«Mano a mano che aumenta il numero dei lavoratori privati si rende necessario adottare misure che facilitino l’esercizio di tali attività», ha scritto Granma. «Il settore privato deve essere ampliato: la strada giusta è rettificare le cose che non vanno un poco alla volta, secondo lo sviluppo del procedimento di privatizzazione».

Attendiamo con fiducia gli sviluppi.

 

Gordiano Lupi

 

 

 

Illustrazione

 

Omar Santana, con le consuete armi della satira, stigmatizza molto bene la situazione cubana in tema di lavoro privato. La vignetta è tratta da El Nuevo Herald di oggi.

 

Raul Castro (rivolto al popolo):

Ricordate i negozietti del 1968? Potete aprirli un'altra volta. Noi, invece, ci occuperemo delle altre attività.


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