Diario di bordo
Punto G 2011: Genova, genere, globalizzazione 
Dieci anni dopo il G8 il movimento delle donne discute della globalizzazione
23 Maggio 2011
 

Il 25 e 26 giugno 2011 a Genova la rivista Marea e altre reti di donne rilanciano lo sguardo femminista sul neoliberismo

 

 

Dieci anni fa, il 15 e 16 giugno 2001, a Genova a Palazzo San Giorgio la rete delle donne, (che allora era riunita sotto la sigla “Marcia mondiale delle donne”), aprì le iniziative politiche del Genova Social Forum con tre giorni di dibattiti e una manifestazione-happening per le vie della città, dal titolo “PUNTO G: GENERE E GLOBALIZZAZIONE - Per una società di donne e uomini equa, solidale, pacifica e democratica”.

 

Le oltre 1.000 donne che parteciparono a Punto G, in rappresentanza di 140 gruppi femministi nazionali e internazionali, aderirono sulla base di una Carta di intenti che, riletta oggi, risulta sorprendentemente profetica: in essa si esprimeva preoccupazione per la riduzione degli spazi pubblici garantiti dalla Costituzione alle cittadine e ai cittadini, per il proliferare di sessismo e razzismo, per le ingerenze dei fondamentalismi religiosi, per la riduzione della libertà nelle scelte riproduttive e sessuali, per l’inquinamento del pianeta, per le violenze e le molestie in famiglia, a scuola e sul lavoro, per una politica economica iniqua, per la distruzione dello stato sociale, per le guerre dimenticate, per il crescente militarismo.

Si contrapponeva a tutto questo una visione globale opposta: si ragionava su una diversa economia, basata sulla soddisfazione dei bisogni e non sul profitto, che riconoscesse l’intreccio indissolubile tra la sfera produttiva e quella riproduttiva, sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, nativi e migranti, si sosteneva la necessità di una cittadinanza europea basata sulla residenza e non sulla nazionalità.

 

Oggi, a distanza di 10 anni, le previsioni, le paure, le ragioni di allora sono ancora più evidenti.

Per questo il 25 e 26 giugno 2011 ci rincontriamo a Genova riprendendo il filo di Punto G, perché siamo state cambiate, oltre dagli eventi successivi, anche da quell’incontro, che ci ha consegnato la responsabilità di costruire futuro migliore soprattutto per chi non c’era.

 

Tra le voci che abbiamo chiamato al confronto: Houzan Mahmoud, Gita Sahgal, Maryam Namazie, Lorella Zanardo, Dacia Maraini, Soad Baba Aissa, Susanna Camusso, Lidia Menapace, Giancarla Codrignani, Eliana Como, Lia Masi

 

Il sito dove sono disponibili il programma, le informazioni, l’elenco delle adesioni e materiali è http://puntoggenova2011.wordpress.com


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