Diario di bordo
Lista Bonino-Pannella. Il “metodo Lassini” č la regola a Milano, a partire dal sindaco Moratti
22 Aprile 2011
 

«Per come è cominciata e si sta svolgendo, questa di Milano è, anche dal punto di vista della comunicazione elettorale, una campagna totalmente illegale». Non usa mezze misure Marco Cappato, capolista della Lista Bonino-Pannella alle prossime amministrative, per descrivere la situazione in cui si trova ad operare la Lista Bonino-Pannella a Milano.

Per descrivere la situazione bastano i numeri esposti nel corso della conferenza stampa da Francesco Poirè, segretario dell'associazione radicale Enzo Tortora, candidato alle amministrative. «Da anni combattiamo le affissioni abusive, ma quest'anno c'è stato un salto di qualità, anche a causa dell'anticipata istallazione delle plance elettorali voluta dal Comune. In questo momento tutti i manifesti che sono affissi in queste plance solo illegali a cominciare, tanto per fare un esempio, da quelli di Letizia Moratti e di Silvio Berlusconi. Infatti, non è ancora stato effettuato il sorteggio delle postazioni elettorali (ai sensi della Legge 212 del 1956 e successive modifiche), che sarà addirittura rinviato a causa dei ricorsi al Tar dei candidati sindaco e delle liste escluse.

Noi stiamo continuando a denunciare da soli le illegalità e, a oggi, sono oltre millesettecento gli abusivi da noi denunciati, ai quali andrebbe applicata una multa di 416 euro per ciascun manifesto, per un totale di oltre 700.000 euro. E chiediamo anche ai cittadini di darci una mano, inviando foto e video delle affissioni illegali a: info@radicalimilano.it».

«Una situazione che configura in tutto e per tutto una vera e propria associazione a delinquere contro i diritti civili e politici dei cittadini» chiosa Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, anche lui presente alla conferenza stampa. «Una situazione già perfettamente descritta in occasione delle Europee del 2009, in un servizio de “Le Iene”," che raccontava come a Milano tutto fosse perfettamente coordinato, tra illegalità gestite dall'Agenzia di pubblicità che forniva il servizio illegale delle “affissioni Killer” ai candidati, e il Comune che non riusciva a controllare (o, come dice uno degli intervistati, non voleva controllare). Nonostante il fatto che durante queste interviste venissero fatti i nomi dei maggiori responsabili politici delle affissioni abusive, prudentemente bippati dagli autori de “Le Iene”, a tutt'oggi la Procura di Milano non ci risulta abbia dato luogo ad alcuna iniziativa degna di nota. Nel “caso Lassini”, sono baste poche ore alla Digos per individuare mandanti ed esecutori, tra i quali guarda caso proprio uno dei titolari dell'agenzia protagonista dei servizi delle “Iene”. E magari proprio acquisendo questo video potrebbe scoprire chi sta dietro al caso Lassini».

«Un sistema perfetto» conclude Cappato «per escludere chi, come noi della Lista Bonino Pannella, rispetta la legge. E perfetto anche per fare perdere alle Casse del Comune i soldi delle sanzioni, se il Sindaco non si attiverà per far comminare le multe anche a... se stessa! Invece di fare la morale a Lassini, il Sindaco Moratti, anch'essa beneficiaria del sistema dei manifesti abusivi, dovrebbe rendere conto ai cittadini dei reati anche in suo nome commessi, e la stessa Procura di Milano dovrebbe interrogarla per ottenere informazioni sul ruolo giocato da lei personalmente come Sindaco e dal Comune. Se il Comune facesse i controlli che stiamo facendo noi si potrebbero recuperare milioni di Euro a beneficio dei cittadini milanesi».

 

 

 

Fonte: Radicali.it

 

 

Link conferenza stampa del 21/04/2011 (Radio Radicale)

Link alle denunce (file Excel)

 

Link video:

> Video denuncia di Marco Cappato (MilanoToday, 21/04/2011)

> “Le Iene”, puntata 18 aprile 2009 (denuncia)

> “Le Iene”, puntata 8 maggio 2009 (replica del Comune)

Caccia ai manifesti abusivi” (Associazione Enzo Tortora Radicali Milano)


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