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Il TAR del Lazio decide i ricorsi contro la Scuola superiore della Gelmini
25 Febbraio 2011
 

Il 17 febbraio 2011 il TAR del Lazio ha tenuto l'udienza di merito sul ricorso presentato da 2.500 genitori, insegnanti, personale ATA e studenti contro la legittimità dei provvedimenti relativi alle iscrizioni alla scuola superiore e agli organici per l'anno scolastico 2010-11.

L'associazione nazionale Per la scuola della Repubblica ha sostenuto il ricorso ponendosi a fianco dei ricorrenti, come aveva sostenuto l'anno precedente la grande contestazione relativa alla “riforma” della scuola primaria.

In gioco sono infatti il rispetto del diritto allo studio, della professionalità docente, della qualità dell'istruzione, oltre alla stessa certezza del diritto, poiché i decreti impugnati sono stati emanati in violazione delle procedure previste dalla normativa vigente ed è sulle conseguenze negative derivanti da tali disposizioni che si sta svolgendo il presente anno scolastico.

Già nell'udienza del giugno 2010 il TAR del Lazio aveva dimostrato di recepire le ragioni dei ricorrenti pronunciando un primo giudizio di illegittimità sui provvedimenti relativi agli organici e alle iscrizioni. Tale convinzione dei giudici è sembrata emergere nuovamente nell'udienza del 17 febbraio, anche se accompagnata da dubbi sull'attualità dell'interesse processuale. La documentazione prodotta dai nostri legali e le argomentazioni difensive hanno teso a dimostrare il persistere dell'interesse dei ricorrenti, visto che pesanti tagli sono previsti anche per il prossimo anno scolastico, tagli che possono essere evitati da un pronunciamento che, confermando le ordinanze emesse nei mesi di giugno e luglio, annulli i provvedimenti impugnati.

La sentenza sarà resa nota tra un paio di mesi.

Al ricorso hanno aderito le Province di Bologna, Cosenza, Perugia, Pistoia, ViboValentia e i Comuni di Fiesole, Imola e del Circondario dell'Empolese-Val d'Elsa.

Questi enti hanno capito la rilevanza di un loro impegno diretto a fianco dei cittadini.

 

Auspichiamo che ben maggiore divenga in futuro l'impegno dei soggetti istituzionali, cui le leggi e la stessa Costituzione riconoscono competenze nell'ambito dell'organizzazione scolastica del territorio (in primis le regioni), a rivendicare con forza e visibilità il rispetto del proprio ruolo , non in nome della tutela di particolarismi localistici, bensì per la piena attuazione del disegno democratico contenuto nella nostra Costituzione.

 

Roma, 21 febbraio 2011

Comitato Per la scuola della Repubblica
associazione onlus - Firenze/Roma


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