Giorgio Meletti
Nel paese dei Moratti
Sarroch-Italia: una storia ordinaria
di capitalismo coloniale
Chiarelettere, pagg. 256, € 14,60
26 maggio 2009. Mentre a Milano il presidente dell’Inter Massimo Moratti segue con apprensione i capricci dell’allenatore Mourinho e suo fratello Gianmarco tratta un prestito milionario con Banca Intesa, a Sarroch, in Sardegna, Daniele Melis, ventinove anni, Luigi Solinas, ventisette, Bruno Muntoni, cinquantotto, si preparano a entrare in una cisterna per lavori di pulizia e manutenzione. Giornate molto diverse. Ma in un tragico istante diventano una cosa sola. I tre operai lavorano e muoiono alla Saras, la raffineria creata negli anni Sessanta da Angelo Moratti.
Con passione e intelligenza narrativa, Giorgio Meletti attraversa i giorni e le ore in cui si consumano i fatti e racconta gli affari dei Moratti, i dividendi della raffineria (120 milioni di euro all'anno negli ultimi cinque anni), la quotazione in Borsa della Saras a un prezzo così alto da far scattare un'inchiesta giudiziaria, le perdite dell’Inter (circa 150 milioni di euro all’anno).
Ma i protagonisti di quelle ore non sono solo i fratelli Moratti. Basta spostare appena un po’ l’obiettivo. C’è l’amico di sempre Tronchetti Provera e lo spolpamento di Telecom, Marchionne che promette tranquillità agli operai di Termini Imerese, le grandi banche all'inseguimento dei crac finanziari. L’assenza di Epifani. Tutto concentrato in poche ore, che compongono la fotografia del capitalismo italiano. La Sardegna come simbolo di una nazione da colonizzare. L’immagine che esce è quella di un’oligarchia asserragliata a difendere i privilegi acquisiti, di un paese vecchio. A pagare sono sempre gli ultimi. I lavoratori e i cittadini prigionieri nella loro terra.
Prendendo spunto dall’incidente avvenuto nel 2009 presso lo stabilimento Saras di Sarroch (Cagliari), costato la vita a tre operai, Meletti disegna un impressionante affresco del capitalismo inquinato italiano. Dopo l’uscita del libro, il 13 dicembre scorso Gian Marco e Massimo Moratti hanno preannunciato iniziative legali, non solo nei confronti dell’autore e dell’editore del libro «per i contenuti non veritieri», ma anche contro i «mass media che in qualsiasi forma e sede allo stesso abbiano dato o diano spazio e risalto».
Ieri sera in uno speciale di “filodiretto” – trasmissione del lunedì condotta da Andrea De Angelis e Michele De Lucia – Radio Radicale, in omaggio al “conoscere per deliberare”, ha dato agli ascoltatori la possibilità di saperne di più, con la partecipazione dell'autore del libro. «Fermo restando» come è stato precisato ad inizio trasmissione «il diritto di replica, che i Moratti, se vorranno, potranno esercitare dagli stessi microfoni».
Giorgio Meletti è nato a Cagliari e vive a Roma. Attualmente scrive per il Fatto Quotidiano. Ha lavorato per La Nazione, Paese Sera, Il Secolo XIX, Fortune, Il Mondo, Corriere della Sera. Ha guidato la redazione economica del Tg La7. Nel 2008 ha pubblicato per Chiarelettere La paga dei padroni, con Gianni Dragoni (3 edizioni). Meletti è anche l’autore dell’articolo “Decisivo il Marco”, pubblicato dal Corriere della Sera il 3 febbraio 1993, sulle proposte economiche e sociali del leader radicale.