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Sondrio Festival: la giuria premia la solitudine del guardiaparco 
“In un altro mondo” di Joseph Peaquin vince la XXIV edizione della Mostra
11 Ottobre 2010
 

Il riconoscimento del Parco dello Stelvio va a Nella tana del drago, quello della Regione a Boemia: la terra dei cento stagni. Convince la giuria del pubblico Monte Saint Helens – La vita che rinasce mentre le preferenze degli studenti sono andate a Dagli Appennini alle Alpi

Ieri il gran gala con il concerto finale ha chiuso la settimana della natura sullo schermo

 

 

Fra tanti animali e ambientazioni esotiche visti sullo schermo nel corso di una settimana, la preferenza della giuria internazionale di “Sondrio Festival” guidata dal regista Mario Brenta va alla solitudine del guardiaparco. In un altro mondo (Italia, 2009) del regista aostano Joseph Peaquin, che ha seguito passo dopo passo la vita di Dario Favre nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, vince la XXIV edizione della rassegna conquistando il Primo Premio “Città di Sondrio” da 5 mila euro. Per la prima volta un film di produzione italiana entra nell’albo d’oro della manifestazione con il premio più prestigioso.

Ecco la motivazione: «Le luci, i silenzi, le attese, i suoni della natura, le rare voci – ovvero l’“essenza vera” del cinema – ci conducono, attraverso uno sguardo di attenta e partecipe contemplazione, alla “vera essenza” della vita di un guardaparco e del suo ambiente di lavoro». La giuria internazionale era composta oltre che da Brenta, dal documentarista israeliano Yossi Weisler, dal ranger alaskano Roy Wood in rappresentanza del National Parks Service Usa, da Linde Dehner di Arte-ZDF, da Loredana Dresti per il Parco Nazionale dello Stelvio e dal giornalista Piero Carlesi per il Comitato Scientifico di Assomidop.

In sala, il regista Peaquin, visibilmente emozionato, ha voluto dedicare la vittoria alle due persone che hanno appoggiato sin dall’inizio un progetto “cinematografico e non televisivo” come il suo, che comunque ha raggiunto un traguardo importante: Luisa Villermoz della Fondation “Grand Paradis” e il direttore del parco Michele Ottino.

 

Il premio del Parco Nazionale dello Stelvio, consegnato dal presidente Ferruccio Tomasi, è andato invece a Nella tana del drago di Craig e Damon Foster (Sudafrica,2010) «che fonde a meraviglia film d’avventura e documentario naturalistico». Pietro Lenna, dirigente del servizio Sistemi Verdi e Paesaggio ha consegnato il premio della Regione Lombardia per i documentari realizzati nelle aree protette dell’Unione Europea a Jiri Petr, regista con Michael Schlamberger di Boemia, la terra dei cento stagni (Austria, 2009) «che, attraverso le sue splendide immagini, ci rivela i segreti dell’intero trascorrere delle stagioni in questo sorprendente habitat di stagni e paludi, offrendo allo spettatore insoliti squarci di vita dei suoi numerosi abitatori».

 

La giuria del pubblico, rappresentata sul palco da Arrigo Mattiussi e dallo studente universitario Roberto Granati ha voluto premiare Monte Saint Helens, la vita che rinasce (Austria, 2009) di Jörg Daniel Hissen e Heinz Leger «che dimostra in modo scientificamente preciso ed esuriente come un piccolo roditore, una semplice pianta ed alcuni minerali), possano riportare la vita dopo un avvenimento così catastrofico». La giuria degli studenti del Liceo Scientifico “Donegani” (rappresentata da Stefano Besta, Stefano Bertolini e Andrea Fognini) che ha valutato i sei documentari della sezione fuori concorso “montagna italiana” ha dato la sua preferenza a Dagli Appennini alle Alpi di Daniele Cini, girato nel Parco Regionale del Beigua in Liguria «per la particolarità e la bellezza delle riprese, tradotte nell’altissima qualità delle immagini, sempre molto originali».

 

Il gran gala finale presentato con garbo ed efficienza da Fabio Panzeri di Teleunica ha chiuso ieri degnamente un’intensissima settimana dedicata alla natura sullo schermo in tutte le sue possibili declinazioni possibili, tra cultura, scienza, attività didattiche e spettacolo. Graditissimo il concerto del gruppo vocale Alti&Bassi che ha spaziato con ironia e bravura tra le canzoni del Quartetto Cetra e di Mina, le melodie disneyane e la “night fever” dei Bee Gees. Senza alcun strumento ma con le sole voci armonizzate, la band milanese ha trascinato il pubblico in questo divertissiment musicale organizzato in collaborazione con il CID-Circolo Musicale di Sondrio per il cinquantenario di fondazione del sodalizio.

 

Presente in sala tra le autorità il presidente della Provincia, Massimo Sertori, il sindaco di Sondrio Alcide Molteni, portando il suo saluto, ha voluto ricordare che «con Sondrio Festival tutta la città è impegnata nella grande sfida del futuro, quella di creare una coscienza ambientale sempre più diffusa per salvaguardare la risorsa più preziosa che abbiamo da queste parti». Marina Cotelli, presidente di Assomidop ha sottolineato che «al di là dell’evento cinematografico, Sondrio Festival è diventato uno straordinario momento di coesione sociale per la città», mentre Simona Nava, infaticabile direttore della manifestazione ha voluto ringraziare tutto lo staff di Assomidop, «che non si è certo risparmiato nel suo impegno in questa lunga settimana» e ha promesso grandi novità per la prossima edizione, che sarà quella del venticinquennale.

 

La registrazione integrale della serata di ieri sera è visibile sul sito www.sondriofestival.it, grazie alla web tv Taxiweb, di Fabio Frate e Paolo Pavan, che è stata una presenza costante con le sue immagini per tutta la rassegna. Sul sito sono presenti anche a tempo indeterminato l’archivio di tutte le serate, i trailer dei documentari in concorso, interviste e contributi filmati.

 

Paolo Redaelli

Ufficio stampa Sondrio Festival


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