Fecondazione eterologa. Il Parlamento rimetta mano alla legge 40
06 Ottobre 2010
 

È urgente e ormai indispensabile che le aule parlamentari comincino a rivedere una legge che sta crollando sotto i colpi dei tribunali, creando incertezze e disparità di trattamenti sanitari per una norma totalmente ideologica.

La conseguenza di fare leggi manifesto è quella di essere inapplicabili e appellabili nei tribunali. Invece che lamentarsi del far west e dell'interventismo della magistratura, il Governo avrebbe fatto bene a recepire nel nostro ordinamento la sentenza della Corte europea per i diritti dell'uomo che faceva decadere la legge austriaca nella parte del divieto alla fecondazione eterologa.

Del resto avevamo previsto ciò che oggi il Tribunale di Firenze ha stabilito, sollevando il dubbio di costituzionalità sulla norma e perché contrasta anche con l'impegno del Governo italiano a marzo, dal piano d'azione europeo di Interlaken sul recepimento nella legislazione nazionale delle sentenze della Corte europea.

Come Radicali lo avevamo chiesto nella mozione presentata lo scorso maggio e che mi vede prima firmataria insieme ai colleghi Bonino, Perduca e altri, che oggi più che mai sarebbe urgente da mettere all'ordine del giorno dell'aula del Senato come primo passo per rivedere tutta la legge.

 

Donatella Poretti

 

Qui il testo della mozione


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276