Fidel Castro ha fatto marcia indietro sulla teoria della guerra nucleare inevitabile in una nuova riflessione pubblicata dalla stampa ufficiale. L’ex Capo di Stato, prossimo a compiere 84 anni, ripete che il primo ministro israeliano, Benjamín Netanyahu, «sta progettando un attacco a sorpresa con l’idea di obbligare gli Stati Uniti alla guerra contro l’Iran. Ma con la risoluzione 1929 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Israele ha ottenuto che in ogni caso dovrebbero essere gli Stati Uniti i primi ad attaccare. Netanyahu non si azzarderà a compiere questa mossa, perché si troverebbe contro tutte le potenze nucleari. Lui non è uno stupido». L’ex governante afferma che «tra tutti i nemici dell’Iran si è creata una situazione assurda». Castro aggiunge che «il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama non è un assassino e non si sognerebbe mai di ordinare la morte di centinaia di milioni di persone innocenti». Fidel Castro scrive: «La cosa peggiore che può accadere è che qualcuno commetta un errore funesto che faccia precipitare le cose prima dell’intervento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ma non c’è ragione di essere così pessimisti».
Nelle ultime settimane Fidel Castro aveva messo in guardia con insistenza sui rischi di una possibile guerra nucleare derivante dal conflitto tra Corea del Nord, Corea del Sud e Stati Uniti, e da un possibile attacco di Israele e Stati Uniti contro l’Iran. L’ex capo di Stato ha persino convocato una sessione speciale del Parlamento cubano per spiegare la sua teoria. Adesso sembra fare marcia indietro.
All’interno di Cuba, invece, non mancano i problemi quotidiani che i blogger e la stampa indipendente si sforzano di stigmatizzare.
Juan Juan Almeida è in sciopero della fame e della sete da 59 giorni per cercare di ottenere un visto di uscita dal paese per curare una malattia che non può essere guarita a Cuba. Non si comprende perché il governo rifiuta di concedere l’esercizio di un diritto a un suo cittadino. Forse perché è figlio di un eroe come Juan Almeida e perché conosce troppi segreti? Il suo libro Memorias de un guerrillero cubano desconocido - pubblicato in Spagna – potrebbe contenere i motivi del rifiuto…
Gordiano Lupi