La storia di Cuba raccontata dai suoi periodici.
Foglietti grinzosi con inchiostro più pesante dell’aria, ma che nonostante tutto volano quando i vicini li lanciano dalle grondaie.
Parole mutevoli. Caricature non gravide. Titoli di eroi gonfiati con un pallone di elio.
Vola, vola, vola.
Periodici ufficiali che galleggiano sul nulla della realtà, sulla panna dell’irrealtà, sul rumore innegabile delle nostre teste.
Crani esasperati sotto l’ombra di questi tappeti magici tessuti con carta di giornale.
Il vapore di Cuba li fa salire.
Verso l’infinito e oltre.
Paradiso fumante del proletariato.
Volantinaggio spontaneo che non è ancora sovversivo.
Zeppelin di marca Granma, Trabajadores, Tribuna o Juventud Rebelde: ognuno con la sua monotonia arcaica di un solo colore.
Li ho visti decollare dai loro hangar nelle terrazze.
Li ho visti volteggiare per minuti, talvolta per ore, talvolta per mesi sugli stessi panoramici quartieri della mia città.
Avana gassosa che adotta la forma del recipiente che la contiene.
Villaggio di stampa preda nell’aria libera di un’atmosfera tropicale, affollata.
Globosfera.cu…
Orlando Luis Pardo Lazo, 4 agosto 2010
Traduzione di Gordiano Lupi
Per leggere l’originale e apprezzare i numerosi giochi di parole dal vago sapore lezamiano che ricordano anche la lezione del Cabrera Infante di Tre tristi tigri consiglio di visitare il blog di Orlando Luis Pardo Lazo. (Nota del traduttore)