Mario Staderini. Rai: l'approfondimento è un obbligo ordinario Si sperimentino format e conduttori nuovi
02 Agosto 2010
Garantire spazi di approfondimento anche durante i mesi estivi è un normale obbligo di servizio pubblico della Rai e non una concessione dovuta a circostanze straordinarie corrispondenti alle necessità delle oligarchie di regime.
Sarebbe grottesco fare una eccezione al silenzio organizzato dal CDA solo per dare conto delle ricollocazioni partitiche.
Le condizioni disumane della comunità penitenziaria, le violazioni dei diritti umani in Italia e nel mondo, la rivolta dell'Aquila rispetto al tentativo di sospendere nuovamente procedure e realtà democratiche, sono tutti temi che andrebbero conosciuti e dibattuti.
Anziché rincorrere improbabili richiami dalle ferie di Floris o di Vespa, si sperimentino format nuovi dando spazio a quelle professionalità soffocate dall'essere l'approfondimento in prima serata regno esclusivo dei soliti conduttori.
Masi indichi anche i criteri di concreta applicazione del pluralismo che da oltre un anno l'Agcom ha chiesto alla Rai di adottare e tenga fede a quanto ha promesso in Commissione di Vigilanza: verifichi l'oggettiva cancellazione dei Radicali dall'informazione politica ed intervenga per far rientrare telegiornali e reti nella legalità, ad esempio prevedendo una prima simbolica riparazione per quanto in questi 12 mesi è stato negato agli italiani.
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