Oblò cubano
Yoani: Anche per oggi non si viaggia
23 Luglio 2010
 

Negato alla blogger il permesso di andare in Brasile

 

Destituito il Ministro della Salute José Ramón Balaguer

 

Arrestato Juan Juan Almeida

 

 

Dal Twitter di Yoani apprendiamo che la blogger non è stata autorizzata dalle autorità cubane a recarsi in Brasile, dove oggi pomeriggio avrebbe dovuto assistere alla proiezione di un documentario sulla censura a Cuba. Yoani doveva recarsi nella città di Jequi, a 360 chilometri da Salvador, la capitale dello stato di Bahía, dove avrebbero proiettato Conexión Cuba Honduras, del brasiliano Dado Galvao, documentario su alcuni blogger cubani e honduregni perseguitati dalla censura. Yoani aveva fatto tutte le pratiche per ottenere il permesso di uscita, dopo aver ricevuto una carta d’invito dalle autorità brasiliane. Si era rivolta persino al Presidente Lula per ottenere un aiuto. Niente da fare. «Una strategia per evitare i viaggi dei non conformi è quella di far permanere ad infinitum la carta d’invito nei consolati cubani», ha scritto Yoani su Twitter.

Sempre da Twitter di Yoani apprendiamo che Raúl Castro ha allontanato dalle funzioni di Ministro della Salute lo storico dirigente José Ramón Balaguer, 78 anni (foto), che dirigeva un settore emblematico della Rivoluzione Cubana. Secondo Yoani è un avvicendamento in seguito alle proteste per la brutta vicenda dei morti nell’Ospedale Mazorra che pesano sulla coscienza di Balaguer. Yoani riferisce anche che Guillermo Fariñas si trova in migliori condizioni di salute e che l’ex prigioniero politico Ariel Sigler Amaya, paraplegico e in pessime condizioni fisiche, ha ottenuto il visto per recarsi negli Stati Uniti. Juan Juan Almeida, invece, è stato arrestato di nuovo e probabilmente lo faranno uscire di carcere soltanto dopo il 26 luglio, per impedire che possa disturbare il discorso presidenziale con uno dei suoi ormai famosi cartelli di invito a lasciarlo partire verso gli Stati Uniti. Tra l’altro il Presidente della Regione Toscana, Riccardo Nencini, si è detto disponibile ad accogliere Juan Juan Almeida come rifugiato politico. La figlia, Indira Omana, che vive a Miami, si è messa in contato proprio in questi giorni con la Regione Toscana. Reina Tamayo - madre del defunto Zapata – vede la sua casa assediata dalla polizia politica e denuncia atti di minaccia e violenze nei confronti di alcune Damas de Blanco.

 

Gordiano Lupi


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