Diario di bordo
“Acqua pubblica”. Non feste di piazza ma iniziativa coerente delle istituzioni
24 Giugno 2010
 

Nel mentre rende noto il raggiungimento delle 4.000 firme in provincia (e mancano ancora all'appello i moduli da ritirare in 49 dei 78 comuni!), il Coordinamento provinciale per la campagna referendaria per l'acqua pubblica prende posizione con un documento diffuso alla stampa sull'iniziativa dell'Amministrazione provinciale, annunciando che non prenderà parte alla 'festa' del 27 giugno. (Martina Simonini)

 

 

Apprendiamo dai media locali l’appello del Presidente della Provincia di Sondrio a partecipare alla manifestazione di piazza del 27 p.v. con la partecipazione dei Van De Sfroos.

 

Il tema delle acque in provincia di Sondrio ruota intorno a diverse questioni che si possono così sintetizzare:

1) la mancata firma dell’intesa che renderà efficace il bilancio idrico del PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale);

2) i ricorsi avverso il bilancio idrico stesso presentati dai produttori di energia elettrica;

3) la rivendicazione della titolarità del demanio idrico;

4) prelievi in esubero rispetto alle concessioni e canoni e sovraccanoni rivieraschi ed elettrici;

5) applicazione del DMV (Deflusso Minimo Vitale) e conseguente rideterminazione delle concessioni (ma anche le diverse modalità di calcolo, i controlli, il PTUA - Piano di tutela delle acque - rivisto e corretto ecc.);

6) il rinnovo delle concessioni in scadenza;

7) le multiutility, l’ATO e l’acqua pubblica…

A questo possiamo ora aggiungere l’art. 15 della recente manovra finanziaria.

 

Si dice che la firma dell’intesa da parte del Governatore Formigoni sia imminente: confidiamo che sia così ma intanto mancano atti forti e concreti per rivendicare la titolarità del demanio idrico così come non si vedono iniziative dell’Ente Provincia tese ad esigere i sovraccanoni non versati dalle azienda a seguito di prelievi in esubero sulle concessioni.

Non conosciamo la ratio del sopraccitato art. 15 dell’approvanda manovra che determinerebbe il pagamento di un canone aggiuntivo a carico dei produttori di energia elettrica ed in favore dello Stato… Potrebbe, e si sottolinea il condizionale, potrebbe anche essere la conseguenza di un accordo Governo-Società idroelettriche per la proroga/rinnovo automatico delle concessioni idroelettriche in scadenza.

L’argomento comunque non è di quelli che dovrebbero sollecitare una manifestazione di piazza, ma piuttosto un argomento tecnico da trattare a livello istituzionale.

Ha ragione il Presidente della Provincia Sertori quando afferma che queste risorse dovrebbero andare agli enti locali e non allo Stato, ma intanto si evidenzia che l’ente Provincia non va ad esigere quello che le spetta come i sovraccanoni rivieraschi delle cui convenzioni l’ente Provincia è capofila.

Come coordinamento provinciale per la campagna referendaria “Acqua Pubblica” non scenderemo quindi in piazza il 27 giugno prossimo ed al contempo invitiamo l’ente Provincia ad andare ad esigere quello che le spetta e che spetta ai territori dei comuni rivieraschi: si tratta di milioni di euro per i quali ci aspettiamo azioni istituzionali e non feste di piazza che tra l’altro comportano spese a carico della collettività per un evento mediatico che, ne siamo certi, non produrrà alcun effetto concreto.

 

Il Coordinamento provinciale di Sondrio
per la campagna referendaria “Acqua Pubblica”


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