La crisi finanziaria internazionale, e la conseguente contrazione del mercato del lavoro, rischiano di colpire particolarmente le donne che in Italia già devono superare difficoltà nella ricerca e nel mantenimento del lavoro. Il nostro Paese è in evidente ritardo rispetto agli obiettivi stabiliti dalla Strategia di Lisbona per l'occupazione femminile, legata a servizi di supporto alla maternità come gli asili nido. Più volte l'Unione europea ha chiesto agli Stati membri di raggiungere l'obiettivo di Lisbona di 33 posti di asilo nido ogni 100 bambini dai 0-3 anni (33%) entro la fine del 2010. In Italia la copertura media del servizio è di circa il 12,7%, percentuale che si abbassa addirittura all'1% in alcune regioni del Mezzogiorno, contro il 60% della Danimarca, il 40% dell'Irlanda ed il 29% della Francia. Esistono inoltre servizi alternativi, come le “tages-mutter”, attivi da tempo in gran parte d'Europa, specialmente nei Paesi dell'Europa centrale, nell'area scandinava, e -unico caso in Italia- in Alto Adige, da sempre all'avanguardia nei servizi sociali.
Per queste ragioni, con i senatori Marco Perduca ed Emma Bonino, abbiamo presentato un ordine del giorno alla manovra economica, che impegna il Governo ad utilizzare una parte delle entrate previste dall'innalzamento dell'età pensionabile delle donne a favore delle madri, in linea con quanto previsto dal Trattato di Lisbona, e a promuovere, con ogni strumento utile, iniziative come quelle sopra esposte che riguardano forme alternative agli asili nido pubblici, come le tages-mutter, o con aiuti alle famiglie tramite voucher, anche attraverso campagne di informazione sociale e attraverso l'interessamento della Conferenza Stato Regioni.
Donatella Poretti
Qui l'ordine del giorno