Si è svolta sabato 8 maggio 2010, giorno nel quale si festeggia S. Michele Arcangelo, a Madonna di Tirano, presso il “Parco del Cinquecentenario”, giardino appositamente ribattezzato per l’occasione, alla presenza dei cittadini, delle associazioni, delle autorità civili e religiose, del Comitato per il monumento e dell’artista Michele Falciani, autore dell’opera, l’inaugurazione e la posa del monumento a commemorazione del Cinquecentenario.
A conclusione della manifestazione, Marco Ambrosini ha declamato la poesia “Bene avrai”, scritta per l’occasione, su invito di Michele Falciani e del Comitato organizzatore, dalla poetessa valtellinese Paola Mara De Maestri, che riportiamo qui di seguito.
Bene avrai
Correva l’anno 1504,
la Valtellina era terra di nessuno:
guerre, epidemie e povertà
svilivano l’uomo e la sua onestà.
Mario, beato pellegrino,
nel plenilunio di settembre,
giorno solenne di S. Michele Arcangelo,
te ne andavi ignaro a raccogliere frutti
nella tua vigna,
nei dintorni del torrente Poschiavino,
quando lo sguardo stupito
volgesti alla corona dei monti
di inspiegabile luce infiammati.
Dagli angeli in coro fosti sollevato
tra lo stupore più elevato
in un orticello lì vicino
venisti trasportato.
Al tuo cospetto apparve
avvolta da un fascio di luce e di effluvio intenso
la Madre Celeste,
che rivelò ben presto la sua veste.
Mario subito ti rivolgesti con “Bene”,
saluto popolano in uso a quei tempi
sin ora trasportato da quei venti.
E la Regina degli Angeli
soggiunse “Bene avrai”.
Dopo quella visione immacolata,
partìsti alla volta di Tirano
per annunciare il messaggio
e il miracolo di Benedetto il salvataggio.
Costruire la grande casa della Madonna era la tua missione
e a tutti i fedeli toccava il mandato.
Ora nel tuo giardino, o Vergine Maria,
accogli benevola l’orma che Michele con la gente di Tirano vuole lasciare,
segno tangibile della tua venuta,
per la nuova gente che da qui si troverà a passar sperduta.
Una macina di granito, due dischi in un anello,
due mani unite in preghiera,
spalancano l’animo di chi spera.
Nel triangolo lo Spirito Santo, la Madonna e S. Michele Arcangelo,
con gli angeli dalle ali maestose
che riparano il mondo gloriose.
Si muove, si illumina, vibra
come un essere vivente,
che instancabile annuncia,
trapassando incolume il grigiore dei tempi,
la devozione di chi in te confida,
la gioia di chi a te umile creatura si affida.
Paola Mara De Maestri
(Tirano, 8 maggio 2010)