Ogni magazine e ogni blog a tema jazzistico in questo periodo dell'anno tirano le fila della produzione discografica, lanciandosi in elenchi e classifiche che ovviamente riflettono i gusti solo dei redattori o del titolare dello spazio web. Non mi sottraggo a questo gioco che è anche un modo di riepilogare l'anno che si sta chiudendo ricordandone i momenti migliori. Proprio perché la musica è quanto mai soggettiva, i 22 album che ho scelto non possono che parlare delle mie affinità, dei musicisti e degli stili che prediligo. Tutto soggettivo quindi, senza nessuna pretesa di completezza ne di omnicomprensività.
Ho pensato di dividere le liste in due: la produzione italiana da un lato, e tutto il resto dall'altra. Farne un unico elenco avrebbe significato tralasciare alcuni album di produzione nazionale che comunque a mio parere meritano una citazione. Inoltre il jazz italiano è una realtà molteplice, in continua evoluzione, di alto profilo e alquanto stimato a livello internazionale. Le liste sono in ordine alfabetico, ma dovendo esprimere il giudizio sul migliore in assoluto direi senz'altro Jarrett da un lato e Mauro Ottolini dall'altro.
JAZZ INTERNAZIONALE: Borah Bergman trio - Luminescence Dave Douglas Brass Ecstasy - Spirit Moves David Ware - Shakti Evan Parker Electro-acoustic Ensemble - The moment's energy Henry Threadgill Zooid - This brings us to Jim Hall/Bill Frisell - Hemisphere Keith Jarrett - Testament Renaud Garcia Fons - La linea del sur Ulrich Gumpert/Gunter Sommer - Das donnernde leben Vijay Iver trio - Historicity Wadada Leo Smith - Spiritual Dimensions
JAZZ ITALIANO: Claudio Fasoli - Venice Inside Dado Moroni - Solo Dado Enrico Pieranunzi - Dream Dance Enrico Rava - New York days Fabrizio Sferra - Rooms Franco D'Andrea - Half the fun Gianluca Petrella Cosmic Band - Coming Tomorrow part 1 Mauro Ottolini - Sousaphonix Paolo Fresu/Uri Caine - Think Stefano Bollani - Stone in the water Stefano Pastor/Borah Bergman - Live in Tortona Trio di Roma - 33
Roberto Dell'Ava