VITA DA BARBONE
Stanotte sono venuti, quelli lì.
Hanno portato una coperta.
Si gela, hanno detto.
E le altre notti?
Poi m’hanno chiesto se stavo bene.
Cosa sanno loro che vuol dire stare bene o male?
Cosa sanno loro cosa vuol dire, per me, stare bene o male?
Poi mi hanno portato the caldo, quelli lì.
E m’hanno chiesto se avevo bisogno d’altro.
Che ne sanno loro di cosa ho veramente bisogno?
Io non voglio altro che questo mio cantuccio, alla stazione.
Lo sento mio. Mi appartiene.
È l’unica cosa che ho.
Ci sto bene. Ci vivo bene.
In silenzio.
Non amo le parole.
Le parole sono terribili.
A me, m’hanno trapassato da parte a parte.
Hanno cancellato nomi. Anche il mio.
Diffido delle mani tese.
Cosa nascondono?
Riccardo Cardellicchio
Inedito. Da “miniature”