Con tempi più che brevi, il Senato e la Commissione Giustizia si trovano ad esaminare e votare tra oggi e domani il disegno di legge sul processo breve. Il provvedimento arriverà in aula solo alla ripresa dei lavori dopo le vacanze di Natale e confidiamo che si sia avuto il tempo per riflettere che se c'è un provvedimento preliminare di cui necessita il Paese, prima di intraprendere organiche riforme in materia di giustizia, questo è l'amnistia.
Contro l'amnistia strisciante e di classe che ogni anno cancella duecentomila procedimenti penali, la soluzione è' un'amnistia legale e condizionata che preveda anche il risarcimento alla vittima, nonché riforme urgenti che includano l'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale, la separazione delle carriere dei magistrati, la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, la responsabilità civile dei magistrati e la depenalizzazione dei reati minori. Tutto ciò non può essere fatto senza prima sgomberare dai tavoli dei magistrati i provvedimenti pendenti che comunque non riuscirebbero a vedere la conclusione, e destinando una attenzione alla drammatica situazione delle nostre carceri.
Nel frattempo abbiamo presentato emendamenti al disegno di legge sul processo breve, consultabili a questo link.
Donatella Poretti