28-09-2009 | Sto ricevendo da amici Tellus e Tellusfolio, sulla mia e-mail Redazionale, allarmati distinguo su Politica e Poesia e sottesi inviti a non inaugurare una rubrica di "Scemo poeta + Scemo poeta" anche nella dicotomia prefatore e autore o a coppia di amici (e parenti)... immagino che questo gesto neo-dadaista non starebbe bene neppure sul Web... dove un certo bon ton tra "colleghi" va pur mantenuto... quando poi penso che questi "terrorizzati" dimenticano gli infernali distruttori come Baudelaire o Rimbaud o Corbière e discendenza... mi prende male la serata...TRANQUILLI... per gestire rubriche simili ci vuole lo spirito adatto ai tempi... non voglio curarla io una simile dinamite...sono in cerca di donne e uomini che la Musa snaturano con crudeltà... se li trovo Tellusfolio è loro per la bisogna... mi permetto però di ricordare che Blog e Siti che vivono di recensioni e scambi molto ma molto interessati... (libero scambismo?)... dove il poeta critico o il poeta infrattato nella piccola editoria gestisce una miriade di blandizie poetiche... mi provoca l'orticaria. Questa categoria appartiene al binomio Scemo poeta + Scemo poeta. Ed hanno la responsabilità di aver fatto fallire il vento libertario della Rete...che TELLUSfolio salva perché QUI (cari poeti allarmati dalla mia crudeltà o SCEMA CRUDELTA') le scritture e i linguaggi si mescolano e il casaro e l'attivista per i diritti civili e lo studente e il missionario e il pacifista fanno, semplicemente, la poesia adatta ai tempi: quella dell'impegno per cambiare qualcosa di questo mondo a cui la poesia degli scemi fa il lifting cortigiano.
Claudio Di Scalzo ps: Che poi voglia bene ai poeti lo dimostra Trellusfolio (qui ognuno è libero di pubblicare di commentare di recensire di gestire spazi E non chiedo neppure un bigliettino di ringraziamento... fa tutto il curatore) e TELLUS annuario, nel 29, "Febbre d'Amore" poeti giovani e giovanissimi sono stati antologizzati in grande spolvero... certo se avessi gestito una piccola casa editrice anche lillipuziana di poesia, se avessi buoni rapporti con i boss della critica,... sarebbero anche diventati solerti collaboratori (per la poesia) di Tellusfolio e invece passaggio e fuga per non compromettersi... saranno Furbi + furbi o scemi + scemi? Aspetteremo qualche trattato di antropologia poetica o sui costumi della neo-arcadiaweb... per saperne di più. Intanto noi di Tellusfolio e di Tellus andiamo per la nostra strada. Fra l'altro le scritture qui pubblicate, da non crederci!, sono non solo innovative (tecnica e scrittura) ma anche discretamente ben fatte. La fortuna aiuta i ribelli e i libertari. Sul piano dello stile, di sicuro!!! Claudio Di Scalzo | 28-09-2009 | necessaria la distinzione del direttore Di Scalzo.
e tanto per dire aggiungo:
definire i politici scemi mi sembra fuori luogo e davvero generoso.
i politici non sono scemi, ma prendono per scemi gli altri.
i politici si credono furbi, e comunque fanno i furbi.
i poeti che se la cantano e se la suonano, poverelli, non sono scemi e non sono furbi, e se fanno tanto da cadere nel totale autoinganno tradiscono solo se stessi.
si potrebbe dire per i politici ignobile + ignobile e grullo + grullo per quel tipo di poeti, ma varrebbe la pena impiartarci una rubrica? maria lanciotti | 28-09-2009 | Buona dritta! Grazie per il suggerimento signor Passigli. Paragonare il politico scemo al politico più scemo (ci sono, eccome) al prefatore e al poeta scemi (ci sono eccome, ma credono di essere Furbo e più Furbo) mi sembra assolutamente esagerato e fuori luogo e ingeneroso. Anche perché la poesia e la prefazione i poeti italiani da loro se la dicono e da loro se la intendono (da cento a mille persone - parenti inclusi - dalla plaquette autostampata a Mondadori-Specchio), e danni alla società non ne fanno e la carta avanzata riciclata diventa altra carta; mentre i politici con leggi scellerate e protezioni alle navi della camorra ne fanno eccome. Dopo questo scambio la butterei sul rovesciamento ironico: "Scemo e + scemo" per i politici e "Furbo e + furbo" per il poeta e il prefatore di turno". CDS Claudio Di Scalzo | 27-09-2009 | Leggo la sua gustosa presa in giro del sindaco leghista e del giornalista "Littorio". Efficacissima. Mi permetto di girarle un consiglio visto che tanti personaggi, dalla politica alla poesia, spesso si muovono in coppia, penso alle comparsate in TV (partito scemo + partito scemo) e alle raccolte di poesia: prefazione scema + raccolta scema di versi; perché non inaugurare da parte sua una nuova rubrica dopo: VOMITO e MERDA D'ARTISTA? E chiamarla "SCEMO + SCEMO"? Gianfilippo Passigli |
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