| 06-07-2009 | Gentile signore dal cognome impossibile da pronunciare... non credo di aver niente di cui ricredermi in merito al Poetry Slam. Considerando oltretutto che il tono del mio intervento attiene al genere dell'umorismo nero. Consideri però che Tellusfolio è crocevia parecchio libertario... infatti ospita e divulga idee-ideologie-fedi-punti di vista e anche cantonate (la mia?, la sua?) le più diverse. Questa prassi mi sembra poco praticata in altre pagine on line discretamente a senso unico. Ma Tellusfolio è un'altra cosa. (Lo conferma quanto la Redazione ha approntato per Sara Pozzato e lei). Bien. Che altro dire? Sulla poetessa mi sono già espresso con delle fotografie. C'è del talento sorgivo nella padovana amica di ville sul Brenta, dedita anche a Bach e al flauto. Lo dimostra su TF con testi e rubriche. Se corre un rischio, a mio avviso (cosa che lei-cognome impossibile invece santifica) è di conoscere troppo la grammatica latina e il classicismo musicale, e poco i ragazzacci della poesia simbolista europea con il monello di Clerville in testa e quanto "svelleva" Pollock con i suoi dripping e i Led Zeppelin in "Immigrant song" con ballate acustiche memorabili. La saluto, sono in partenza per Vecchiano-Mare, un poco "immigrant" anch'io, a rovescio. Dalle Alpi alla Torre Pendente. E sono felice. CDS
Claudio Di Scalzo
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