30-06-2009 | Non lo conoscevo ma …
Non conoscevo Michael Jackson se non attraverso il racconto dei ragazzi. Poi all’improvviso la notizia del decesso!...e la costernazione!
I ragazzi esultavano nell’ascolto della sua musica che loro definivano grande, esaltante, insuperabile e indefinibile; dicevano di lui magnifico ballerino, ineguagliabile.
La sera del suo decesso, mi sono messa ad ascoltarlo e a seguirne l’iter di nascita, di formazione, di fenomeno canoro…e ne sono rimasta affascinata!
Perché allora tanti fans per questo idolo delle contraddizioni? Ne ho ammirato la musicalità, il ritmo, la bravura e mi sono compenetrata in tanti che lo hanno considerato e tale lo ritengono: un genio, al di là di ogni altro fenomeno, oggi un idolo da consacrare.
Eppure questo genio ridotto a non più di 51 chili, -senza niente nello stomaco-, (come hanno detto), senza più capelli, (come hanno riferito), ridotto ad essere la propria ombra, a 50 anni, nel rigoglio della vita per tanti, questo genio, perché tale era mi ha fatto tenerezza nel vederlo preda di tanti”ingordi”, di se stesso e dei propri camuffamenti, per non voler essere come persona ciò che era, di cercare l’impossibile in un mondo che ti crea e ti distrugge; questo genio mi ha commosso e ha rievocato in me l’immagine di “Dario, il compagno dagli occhi senza ciglia” che ritorna dalla guerra nudo e lacero specialmente nell’animo; tale mi è parso questo grande artista che ritornando dalla guerra della propria vita si è trovato solo, privo delle sue chimere. Tutti coloro che hanno amato la sua musica, lo adoreranno sempre in nome di tutto ciò che la sua musica ha donato a tutti e ai giovani non resterà un esempio negativo ma la consapevolezza che la vita va vissuta e non costruita per raggiungere chimere; i giovani sanno discernere.
Anna Lanzetta
Anna Lanzetta | 29-06-2009 | Quando l'ho letto... non potevo scegliere diversamente...
mi sono commossa! C. Cristianainno | 29-06-2009 | bellissimo articolo!
mi sono commossa. wendy |
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