06-06-2009 | Non mi stupisce che sia Pannella, questo gentiluomo rivoluzionario non violento a "leggere" nella maniera più adatta, dentro il progetto più ampio del movimento Radicale italiano,la parabola di Berlusconi-Spettacolo, oltre le contumelie dogmatiche che lo riducono a facile bersaglio eversivo-fascistoide. Berlusconi vive e cresce nella società spettacolarizzata e miniaturizzata dei vari linguaggi pop-politici anche foto-romanzati che ha avuto in sorte di inventare e gestire, ma perché è da 60 anni che le strutture ideologiche italiane producono surrogati di idee e politica. Soltanto perché in questo bignami a volte rivoltante a volte barocco nella sua idiozia i radicali hanno espresso - IN ASSOLUTA TRASPARENTE PULIZIA MORALE - un altro progetto liberale e democratico, andrebbero votati. E sostenuti. C'è troppa sproporzione tra chi ha sempre denunciato la "strage" di libertà civili operata dalle gerarchie vaticane, dai gruppi partitocratici-economici,... tra chi ha sempre individuato i legami terribili tra potentati bancari-vaticani tipo IOR e lo stato lottizzatore di ricchezze... e chi vuole-vorrebbe cancellare questa esperienza! Eppure per una sorta di scherzo diabolico tutto congiura perché anche in questi momenti di Berlusconi-Chaplin-Dittatore-Burletta il messaggio e voto verso i radicali venga espropriato e negato.
Vedremo come sarà andata ad urne chiuse. Con un PD "chiesizzato" e una sinistra socialista-comunista che non sa inventare un linguaggio politico popolare per contrastare quello vincente nell'immaginario di Berlusconi. Vedremo.
Claudio Di Scalzo Claudio Di Scalzo |
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