15-04-2009 | Dovrebbero vergognarsi i fiancheggiatori di tutti i regimi dittatoriali. I fautori della politica dei tiranni e degli assassini. Dovrebbero vergognarsi gli apologeti di coloro che rubano le libertà individuali di milioni di esseri umani, coloro che l'incarcerano per motivi politici e che li umiliano con le menzogne. Dovrebbero vergognarsi coloro che non vedono nella democrazia pluralista la sola via per lo sviluppo delle società ma che credono ancora che i singoli individui possano imporre la propria scelta a tutti gli altri.
Ecco chi dovrebbe vergognarsi.
Il ladro che lo fa alla luce del sole. Massimo | 15-04-2009 | la fine dell'embargo la chiedono 180 paesi ormai da anni (all Onu)non capisco perchè un solo stato possa avere la forza di mantenerlo e gente come te che li giustifica,dovresti vergognarti.Massimo gerry | 11-04-2009 | Per quello che so il viaggio è stato a livello personale. Quindi non configurabile come un passo della nuova amministrazione statunitense verso un alleggerimento reale (!) del Blocco.
Blocco che trovo in ogni caso deprecabile perché costringe al dolore ed alla miseria un popolo già costretto alla dittatura.
Solo che mi chiedo.... può Obama, paladino mondiale del rispetto dei diritti civili, anche solo dialogare con la famiglia regnante dei Castro?
Può Obama concedere qualcosa al Dittatore senza pretendere che a 90 miglia marine dalle coste degli stati uniti si prospetti almeno una parvenza di democrazia?
Leggendo gli articoli del Granma scorgo un tentativo evidente del regime castrista di aprire un dialogo... ma con la solita protervia dei Castro's boys che parlano di coraggio delle proprie idee (!).
Ma davvero Castro vuole la fine del Blocco?
Ho i miei dubbi. Un popolo povero, con un limitato accesso ai mezzi di comunicazione (ed agli strumenti di comunicazione), un popolo "isolato"... è il popolo ideale per una dittatura.
Dittatura che anche se evidentemente morente (nelle carni dei vecchi rivoluzionari, nelle idee ormai desuete e comiche) impone attraverso uno stato di polizia la sua presenza feroce.
Ma proprio poco prima della caduta del muro di Berlino la Germania dell'Est non aveva ancora la parvenza di un solidissimo stato socialdittatoriale sulla falsa riga di Cuba?
Non è proprio nella partita d'addio che l'attaccante fa un bel gol? Il canto del cigno.
Io leggo nella situazione sociale di Cuba, nel coraggio di Yoani Sanchez di cui si parla in tutto il mondo, nella sfida della Dame in Bianco, nei discorsi degli amici cubani, nella inesistente personalità politica del cinese Raul... l'approssimarsi del crollo... e finalmente l'arrivo della libertà e della dignità.
Viva Cuba libera dalla dittatura!
Massimo |
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