11-04-2009 | Traffico internazionale di aragoste socialiste in salsa castrista. Massimo | 11-04-2009 | il cammino della libertà di corrompere ed evadere il fisco per il signor juan carlos si fermerà per un minimo di 5 ed un massimo di 10 anni in un carcere cubano.Che non saranno piacevoli e divertenti.Per lui il motto: "non è reato rubare ad uno stato tiranno, assassino ed affamatore", sarà soltanto una brutta frase, che probabilmente rimpiangerà di aver seguito e cui darà la colpa della sua sventura insieme alla grande avidità. nino | 09-04-2009 | Il cammino verso la libertà passa per le aragoste.
Uno dei più famosi paladar dell'Avana, dove di solito incontravo cantanti famosi e attrici televisive, ha una deliziosa sala riservata.
Naturalmente riservata agli ufficiali del glorioso esercito cubano... che ho visto spesso entrare... e che mangiano senza pagare: concendendo il lusso di superare i 12 coperti.
Io ci andavo spesso, trovavo vino spagnolo meno infausto della tirannia e buona musica. Il "vecchio" proprietario era simpatico e dopo qualche settimana che ero sempre là mi propose un prezzo fisso particolarmente scontato. Accettai con piacere... pubblicizzando il locale a tutti gli italiani che conoscevo all'Avana, ed anche a qualche meritevole spagnolo.
Nella loro limitata visione dell'economia i gerarchi castristi non avevano considerato l'intelligenza umana. Ossia che esiste una qualità degli esseri viventi che mira al miglioramento della condizione di vita.
Nel regime castrista il successo, la bravura, la fantasia, sono colpe da scontare.
Ed allora il delatore conta le sedie, la spia controlla le aragoste, la mummia esalta il tiranno. Perché sorprenderti di tanta metafisica stupidità?
Viva Cuba libera e democratica!
Massimo | 09-04-2009 | guardando tutto il filmato, che i giudici contro la droga e la corruzione hanno diffuso, si capisce che il proprietario del paladar chiuso non solo ha contravvenuto alle norme amministrative stabilite dal legislatore cubano per la concessione della licenza: dodici posti, proibizione della vendita di aragosta e carne di mucca, nessun dipendente al di fuori della famiglia etc, ma è anche sospettato di aver corrotto gli ispettori, che ogni mese gli venivano inviati e che per miracolo non riuscivano a trovare nessuna infrazione, e aver evaso il fisco, non dichiarando non solo tutti i denari guadagnati dalla gestione del paladar, ma anche da quella di altri due paladares, che per legge non poteva gestire, affidati a "uomini di paglia".La sanchez ricorda solo le infrazioni amministrative di cui è accusato il signor juan carlos, ma evita di riferire le accuse penali. Con le infrazioni amministrative il paladar è destinato alla chiusura, ma con la dimostrazione dei reati di sopra elencati il pittore juan carlos è destinato, come minimo, a 5-6 anni di carcere senza alcuna riduzione di pena. Sarebbe opportuno ricordare tutto, non solo quello che fa piacere. nino |
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