11-02-2009 | "Le riforme non si fanno dall'oggi al domani, ma hanno bisogno di qualche tempo, soprattutto per realizzare gli effetti. "
50 ANNI DI DOLORE E DITTATURA! Massimo | 10-02-2009 | A proposito della libertà..sarei curioso di sapere quello che pensa il popolo cubano, "sincero" e "libero" di esprimersi (fermo restando di abolire l'embargo e che Guantanamo torni a essere cubana)....avrebbero piacere che gli americani lascino Cuba "totalmente"...?..o preferirebbero averli a fianco come "controllori" per ristabilire la "legalità" e piano, piano, la "LIBERTA'" e la "DEMOCRAZIA"....?...(con tutti i suoi pregi e difetti). Paolox | 08-02-2009 | la agenda popolare c'è e riguarda proprio quelle questioni di cui parla la sanchez. Dagli inizi di marzo del 2008, perciò, si sta andando avanti in questa direzione. Non possiamo dimenticare, però, quello che è stato fatto:cancellazione dei divieti di acquisto di elettrodomestici, di detenzione dei telefonini, di allocarsi negli alberghi di lusso, diritto a diventare proprietari delle case dello stato dopo 20 anni di affitto, aumento delle pensioni minime, introduzione della moratoria sulla pena di morte,introduzione del diritto di cambiare sesso nelle strutture pubbliche, cancellazione del limite salariale, decreto legge sulla distribuzione delle terre in usufrutto, distribuzione fino ad oggi di 450 mila ettari di terre oziose, riduzione dei prigionieri politici da 316 a 205, introduzione della pensione per i cuentapropistas.Tutto ciò può essere considerato insufficiente, ma è stato fatto. Le riforme non si fanno dall'oggi al domani, ma hanno bisogno di qualche tempo, soprattutto per realizzare gli effetti. Con gli stati uniti e l'europa in cui lo stato sta entrando nelle banche private e e si stanno riconsiderando le politiche neoliberiste degli anni scorsi, può la sanchez pensare credibile che cuba privatizzi? nino |
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