03-02-2009 | gentile Leonardo...
vorrei aggiungere qualche parola.
Il fatto stesso che lei abbia insegnato all'Università dell'Avana, che è notoriamente uno dei centri di controllo dell'opinione da parte del regime castrista, mi rende ancor più evidente la sua partigianeria col regime.
Come dicevo... sono abituato a persone, diciamo così, poco propense alla critica e dalle opinioni già precostituite su Cuba. Lei non fa eccezione.
Riesce a criticare le attività di Yoani, ormai famosa in tutti i paesi liberi, con la puntigliosità di un ufficiale della polizia politica (ma la mia è solo una fantasia letteraria). E' capace di far passare in secondo piano i centinaia di prigionieri per reati d'opinione, la illiberalità del regime, la limitazione della libertà personale a cui la stessa Yoani è costretta, la storia del fallimento economico dei castristi... e così via.... parlandoci di immaginari ospedali, di scuole gratuite e di merendine per i bambini.
Continua a fare il tuo lavoro di disinformazione... ma almeno... ti chiedo questa cortesia personale.... evita di pensare a me come persona che abbia degli interessi personali da difendere.
In Italia diciamo "il bue che dice cornuto all'asino" Massimo | 03-02-2009 | Torniamo al punto di partenza: i fiancheggiatori di un regime crudele, antidemocratico e illiberale hanno il diritto di parlare e di esaltare i loro padroni????
Sì... i loro padroni. Perché sostenendo un regime che impedisce la libera espressione e le attività politiche, che non siano nel "recinto sicuro del Partito unico", si matura con tutte le ragioni la qualifica di "schiavo".
Il popolo italiano non era schiavo del fascismo non potendo vivere in una democrazia? I tedeschi non lo erano dei nazisti?
Naturalmente lungi da me tentare anche solo di limitare la libertà di espressione degli altri... ma eticamente, moralmente, siamo su due livelli tremendamente diversi. E' vero quando dici che esistono uomini a quattro zampe... gli schiavi appunto... che la premiata macelleria Fratelli Castro ha riportato sulla splendida Isla. Come fecero gli spagnoli.
Massimo | 02-02-2009 | Massimo, mi dispiace usare lo spazio di Tellusfolio per ribadire le sue insinuazioni. Il corretto sarebbe parlare di Cuba. Di fatto, la sezione si chiama «Oblò cubano». Qualsiasi riferimento a me o l’ambasciata o ad altro è – credo – completamente inappropriato.
Lei è libero di credere a chi vuole; però non può negare che varie imprecisioni (uso un termine gentile) commette spesso Yoani. E non lo può negare perché le opinioni sono una cosa, però i fatti, altra.
Lei comunque può credere che gli umani hanno quattro zampe. In effetto, alcuni c’e la hanno.
Sappia che la foto realmente apparsa in Granma la ho presso dal sito ufficiale, corrispondente alla versione impresa distribuita. La foto a colori la ho ottenuta da un sito anticastrista che – come immagine di archivio – c’è la aveva. Il ragionamento è tutto mio. Ed è, come vedrà, un po’ discordante rispetto alla nota apparsa in Granma il giorno dopo. Se lei ha un’altra ipotesi, la prego di farla sapere.
In ogni caso, l’Ambasciata non centra, né credo sia interessata come me a contestare tutte le cose che Yoani dice.
Massimo, forse lei, di tanto guardare in alto, di tanto guardare la Luna, non riesce a vedere la Terra. Mi dispiace. Per lei.
Leonardo Mesa | 02-02-2009 | Qua trovate l’immagine “incriminata”
http://file.webalice.it nella cartella bandiera. C’è la foto in versione Granma, una copia dell’immagine originale a colori e una piccola nota spregiativa nella edizione del giorno dopo, il 28, quando Yoani scrive il post.
user: l.mesa
password: libero.
Leonardo Mesa | 02-02-2009 | L'ambasciata informa con devota attenzione i suoi collaboratori.
E' cosa commovente leggere di tanto impegno nella descrizione di una fotografia e tacere il dolore della meschina dittatura cubana.
Massimo | 31-01-2009 | Da tempo ci sono quelli che addirittura guardano il Granma, a controluce e piegando le pagine una sopra l’altra, cercando messaggi subliminali; dei “segnali”. Non è uno scherzo. Adesso arriva l’ultima novità “simbolica”.
Yoani, che accompagna sui post con immagine che si vedono sempre bene, questa volta ci mostra una molto scadente; tanto scadente che la stella oscurata nell’edizione del Granma, nell’immagine di Yoani scompare. Scompare per completo. Magia! Una altra.
Né le profezie, né superstizioni, né la stella, né Martí centrano. Contrario allo che Yoani afferma, è stato un disguido.
La spiegazione dell’oscuramento (non sparizione) della stella è molto semplice. È responsabilità della notte e della fisica e di chi non avvertì il bisogno di ritocco.
Di solito la stella è cuscita sopra il triangolo, come è logico, per ambedue parti. Come si vede la bandiera è controluce: la luce riesce a passare e illuminare le zone meno dense però non la stella, che ha triplo tessuto. In più, la bandiera mostrata è di cerimonia, dove la stella è in bianco riflettente (di tessuto più denso) e riflette – secondo l’angolo di ripresa – il bel buio della notte.
Il risultato è che noi vediamo una stella grigia; però, Martì a chi fu dedicata la Marcia e che guarda dall’aldilà la avrà visto radiante: riflettendo la luce delle torce nel suo onore. Sarà contento.
Leonardo Mesa |
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