28-01-2009 | Massimo, Yoani parla del «salario diario»; ovvero lo stipendio giornaliero, non d’equivalente giornaliero. In ogni caso, indico – con chiarezza – i giorni a quelli mi riferisco. L’accontento dividendo fra tutti giorni sono 13,57 pesos al giorno, perché il 2008 fu bisesto. Come detto prima pochi però non 10 pesos come dice Yoani. Sembra che sia una piccola differenza, però in realtà è un 36% in più: non è l’stesso ritrovarsi a fine di anno con 3.660 pesos (come afferma Yoani) che con 4.968 (come è reale).
Lei ha pensato che avevo sbagliato con 3,08 pesos in più; però Yoani ha sbagliato con 3,60 pesos in meno. Per questo lei mi accusa di «furbismo castrista». Allora, a Yoani di cosa l’accusa?
Massimo, non c’è niente di più divertente che mettere delle caramelle nella strada piena di buchi.
Leonardo Mesa | 27-01-2009 | e comunque per convenzione gli stipendi netti si misura NON sui giorni lavorativi ma sui 30 giorni di media del mese corrente. Proprio perché lo stipendio ha lo scopo di sostentamento sull'intero periodo.
Il furbismo castrista da queste parti ha meno valore. Massimo | 27-01-2009 | "Nel 2007, lo stipendio medio statale era di 408 pesos (nel 2008, 414 pesos); diviso fra i 24,5 giorni lavorativi (di 8 ore) sono 16,65 pesos; pochi, però non 10 pesos, come dice Yoani. "
Io credo che Leonardo con questo post abbia raccontato tutto della sua parzialità, del suo filocastrismo intollerante alla libertà degli individui.
E continuo a domandare... continuo a domandargli.... non provi un disagio, un minimo di vergogna, ad esaltare il regime antidemocratico dei fratelli Castro?
Massimo | 26-01-2009 | ...È la magia, caro Leonardo, che riesce sempre molto bene a tutte le dittature.
(Ma, come ben si sa, ogni magia ha il suo... trucco).
Cordialmente esplora | 25-01-2009 | Una precisazione. Nel 2007, lo stipendio medio statale era di 408 pesos (nel 2008, 414 pesos); diviso fra i 24,5 giorni lavorativi (di 8 ore) sono 16,65 pesos; pochi, però non 10 pesos, come dice Yoani.
Un dubbio. No capisco perché Yoani si lamenta del prezzo della libbra (460 grammi) di maiale: segue la legge del libero commercio: proprio quello che lei sempre difende e reclama.
Un’equazione. Già Yoani ci diceva che nessuno a Cuba era fiducioso, adesso che compare Julito, nemmeno lui lo è più, e quando arrivi a Boston, forse, confesserà la sua confusione. Non solo non ci sono gli ottimisti, sennonché, di fatto, non ci sono mai stati.
Una fiaba. Un paio di migliaie di ottimisti quelli del governo centrale)riesce a controllare più di 11 milioni di non ottimisti... e mandare avanti il paese. Magia!
Leonardo Mesa |
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