25-01-2009 | Come faranno con le processioni? Non partono ed arrivano da a un luogo di culto. O le processioni non sono manifestazioni?
Misteri!
Sono stanco di indignarmi. Nino Lisi | 23-01-2009 | Anche a me è parsa subito una norma molto restrittiva del diritto di manifestare: nel '68 ottenemmo che non si dovesse più chiedere il "permesso", l'"autorizzazione" a manifestare, ma solo si dovesse "comunicare il percorso" per poter coordinare il traffico; ora si danno restrizioni gravi e si introduce la cauzione, che consentirebbe a qualsiasi malintenzionato e anche a infiltrati ad hoc di fare un po' di casino (si è visto a Genova!) sì da rovesciare sulle spalle di chi organizza, di pagare danni ecc. È una norma liberticida e autoritaria.
Aggiungo che una preghiera davanti a una chiesa non mi sarebbe mai parsa un insulto e che la considero semplicemente un uso attinente a una religione come quella islamica, che non ha un livello accettabile di laicità, ma niente di più; non vedo che offesa sia al dio cristiano il fatto che in nome delle religioni monoteiste qualcuno preghi con altro nome lo stesso dio. E vorrei anche sapere se le limitazioni si riferiscono anche alle processioni cattoliche. Lidia Menapace |
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