12-01-2009 | Torreguitart ha pubblicato qualche libro in Italia e quindi riceve diritti d'autore per le cose che edita. Certo, non sono i soldi che prenderà Yoani sanchez da Rizzoli, ma nonsono nemmeno gli stipendi che riscuotono i cubani dal governo. Cinquecento euro per Torreguitart possono essere una buona cifra. Decide lui se spenderli entrando in un albergo e navigando su internet... io non credo (conoscendolo) che lo faccia, penso che preferisce spenderseli con una bella mulatta, ma de gustibus...
Gordiano Lupi Gordiano Lupi | 12-01-2009 | Leonardo, mi creda o no non ha molta importanza, ma dovrebbe farlo perchè di solito non racconto balle, non è quella la traduzione che c'era qualche giorno fa, quando la stampa interrnazionale cadde nel trabocchetto, si parlava proprio di questa novità, di questa libertà di costruirsi le case... pare che abbiano sostotuito l'articolo con un altro pezzo... purtroppo non ho tenuto copia (e ho sbagliato)...
La fonte di Torreguitart credo sia il Granma cubano, ma anche Radio Bemba. La mia fonte - visto che vivo in Italia -è spesso anche il Granma italiano, tradotto pedestremente da Gioia Minuti (ma non la invidio, è molto più bello tradurre Padilla e la Sanchez che i burocrati di partito).
Quanto alle case ha ragione lei. Se le possono fare anche le jineteras, i jineteros, chi fa mercato nero, i ladri, i magnaccia o chulos che dir si voglia, i membri del partito... di sicuro non i pensionati e i dipendenti dello Stato...
Gordiano Lupi Gordiano Lupi | 10-01-2009 | Lupi, lei proprio non si dà per vinto. Complimenti!
Non capisco la sua preoccupazione per l’edizione in italiano del Granma. È la fonte d’informazione di Torreguitart? In ogni caso, la traduzione “sparita” dall’edizione del Granma Internazionale la trova in http://www.granma.cu/italiano/2009/enero/lun5/raul.html. Tutte le “notizie” che sono circolate in Cuba al rispetto hanno la firma di Jorge Matín Blandino dell’Agenzia Cubana di Notizie, più un breve riassunto nel Notiziario Nazionale. Tutti in termini molto diversi ad AFP; e per tanto anche diversi da Torreguitart, che calca le agenzie straniere.
Dopo, dico, se Torreguitart è cubano e vive là è peggio: non ha giustificazione, perché certe cose le deve sapere. Per forza. Lei invece di interrogarsi (e interrogarlo) fa entrare in scena altro, “esce” la proibizione governativa per fare “entrare” la selettività: «In ogni caso i cubani che possono costruirsi la casa sono soltanto quelli che – in un modo o nell'altro – ricevono soldi dall'estero». Come è così sicuro?
Negli ultimi 5 anni si sono concluse quasi 240 mila abitazioni, il 40% per via esclusivamente statale. Prendendo la media di integrante dei nuclei familiari, sono quasi 800.000 persone beneficiate. Se lei avessi ragione, o l’economia statale (da dove si alimenta il mercato nero) è proprio fiorita o le rimesse sono molto di più di quel che dicono le banche straniere o le case costano poco. Scelga lei.
Leonardo Mesa | 09-01-2009 | nb: per essere piu' chiaro, non sono io che dico che torreguitard legge a volte il granma cartaceo ed ascolta la televisione di stato cubana, ma è lui stesso in vari pezzi pubblicati su questo sito. nino | 09-01-2009 | lupi, io credo che torreguitard legga a volte il granma cartaceo a ed ascolti la televisione cubana, che sono governativi. Ma proprio per questo non avrebbe dovuto sapere della notizia, non corrispondente al vero, propalata da bbc on line sulla autorizzazione alle case private. Perciò io sono convinto che alejandro abbia soldi sufficienti per navigare in rete, a differenza di quello che dice. Poi che i cubani che costruiscono la loro casa sono quelli che hanno all'estero parenti, è assolutamente vero. Ma questo nulla toglie al fatto che per legge i cubani lo possano fare. nino | 09-01-2009 | Vorrei che qualcuno mi chiarisse perchè è sparita una traduzione di Gioia Minuti dall'edizione Granma in italiano. Vorrei proprio saperlo. Mi sa che c'è qualcuno che lavora per fabbricare le "palle". Torreguitart vive a Cuba ed è abituato alle palle dei mezzi di comunicazione nazionali. Le sparano a raffica. Un po' come da noi le spara Il Giornale di Silvio Berlusconi. Gordiano Lupi | 09-01-2009 | In ogni caso i cubani che possono costruirsi la casa sono soltanto quelli che - in un modo o nell'altro - ricevono soldi dall'estero. Anzi, pure i cubani che vivono in Cuba ma trafficano in attività illecite. Se un cubano guadagna 30 dollari al mese non può certo farsi la casa. Chi può dire che un cubano riceva notizie più chiare di uno straniero? Un cubano legge il Granma... Gordiano Lupi | 08-01-2009 | «Pesce di gennaio»
Dopo la “clamorosa novità” dell’anno scorso (la concessione in usufrutto delle terre oziose), il 2009 inizia con un’altra: «Raúl Castro ORDINÓ […] che si AUTORIZZI alla popolazione costruire loro case con suoi sforzi e risorse» (maiuscole mie). Aprile è arrivato presto!
La “notizia” (AFP, L’Avana 4 gennaio 2009) ha avuto raccapricciante eco. E, ovviamente, Torreguitart non poteva mancare. Non è una notizia, è una palla: in Cuba, circa la metà delle abitazioni si costruiscono con risorse e sforzi propri; il resto dallo Stato e le cooperative.
Nino riporta dal 1988 perché, in effetto, fu l’anno che la legge 65/1988 modificò e ampliò la legge 45/1984 che aveva come antecedente la legge di riforma urbana del 1960. Da sempre si costruisce privatamente o, per dirlo in termini ufficiali, per «sforzo proprio».
Raúl Castro – in una visita alla comunità in costruzione «La Risueña», non inaugurazione – ha detto «non proibire» in senso burocratico, non essere rigidi con le concessioni edilizie e le regolazioni urbanistiche. Ha detto pure che si deve creare la base industriale per lo sviluppo edile, costruire case che resistano gli uragani, favorire la partecipazione popolare, mantenere ordine e disciplina edile. Tutto qua.
Contrario a quel che si dice, il deficit d’abitazioni cubano si è ridotto – nonostante il Blocco e il crollo del sistema socialista mondiale – alla metà rispetto al 1959. Il 75% delle abitazioni attuali sono state costruite dopo 1959. Cuba con una media di 3,3 componenti per famiglia ha il migliore indice in Latinoamerica (Italia 2,7). Il problema, nonostante, è grave. Immaginate altrove!
Tralascio – con disprezzo – le inammissibili accuse di Torreguitart: «qualcuno se n’è accorto, ma ha fatto una brutta fine, scomparso, morto». Forse si è confuso.
Sorpassando la pessima abitudine dei media di pretendere informare senza aversi informato, potrebbe concedersele parziali scuse perché stranieri ed estranei; a Torreguitart, no. Dico… a meno che non sia cubano né abiti in Cuba.
Buon anno Torrebugiart! Leonardo Mesa | 08-01-2009 | bentornato torreguitart, anche se, dopo tutto questo tempo di assenza, pensavo che ti fossi ricaricato in ironia, mi sono però sbagliato. Forse la continuità ti serve per essere ironico e graffiante.
Non capisco,però, come faccia alejandro a prendere spunto per i suoi pezzi dalle notizie che la stampa straniera propaga, a volte pure male.Dice che non ha mai soldi e riesce a leggere bbc on line?
Dico questo perchè le parole di raul non sono state granchè prese in considerazione dalla stampa cubana, ma solo da quella internazionale. Questa ha affermato che il capo del consiglio di stato ha autorizzato la costruzione della case in proprio. In realtà raul non poteva autorizzare granchè, perchè questo diritto i cubani ce l'hanno dal 1988. Proprio in quell'anno è stata approvata la ley de las viviendas. Semmai ha auspicato che le autorizzazioni da parte degli enti preposti aumentino. Nel 2007, infatti, su 50 mila case costruite a cuba 26 mila sono state fatte con sforzo proprio. Perciò dire che dal 2009 i cubani possono costruirsi le case in proprio, è una notizia che non corrisponde ai fatti. nino |
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