24-12-2008 | È un fatto: la medicina ha allungato la vita - benissimo! - e ha allungato anche la morte. Certe "cure" allungano più la morte che la vita. Quando la morte non può essere rinviata sine die è desiderabile che venga e non tormenti ulteriormente: lo sa ogni saggio malato che abbiamo assistito; lo dice Gesù a Giuda quando la sua azione è inarrestabile (Giovanni 13,27).
Dico questo non senza sentire tutta la drammaticità di ogni decisione in un caso come quello di Eluana, che può essere il nostro.
Buon Natale di vita e speranza, che significa impegno. Enrico Peyretti, Torino | 22-12-2008 | Un effettivo spiraglio di luce in tanto oscurantismo, o forse una atmosfera da comunità dialogante consona al santo natale?
Voglio credere ancora nella ragionevolezza dell'uomo.
maria. Maria lanciotti | 22-12-2008 | ciao, sono Michelangelo,
condivido il comunicato ed aggiungo per confermare che il popolo che costituisce la Chiesa non si rispecchia in toto nelle posizioni del Papa e di Vescovi né tantomeno con il Ministro Sacconi, infatti in una riunione organizzata nella nostra parrocchia (Offagna) dopo una spiegazione scientifica sulla distinzione tra elettro-encefalogramma piatto e stato vegetativo, si è discusso sulla opportunità o meno dell'accanimento terapeutico, il giovane Parroco ha concluso la riunione con le stesse argomentazioni riportate nel documento. Michelangelo Tumini |
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