07-02-2009 | Cari amici,
attualmente in Italia vi sono 104 Province (e di altre 26 è stata formalmente richiesta l’istituzione).
Nel solo 2006, la spesa complessiva delle Province italiane è stata pari a “13 miliardi di euro”: le Province costano ad ogni cittadino circa “1.712 euro” all’anno (importo quasi pari all’intero prelievo delle imposte sui redditi!).
Dai dati della stessa Unione delle Province Italiane (UPI), risulta che dei bilanci provinciali:
- ben il “73%” se ne va in spese correnti (per il mantenimento delle Province stesse: personale, affitti, bollette, spese di rappresentanza, auto blu, ecc.)
- mentre soltanto il “27%” in investimenti (servizi forniti ai cittadini: manutenzione strade, scuole, ecc.).
Ciò vuol dire che ben “3/4” dei soldi spesi dalle Province servono al mantenimento dello stesso ente!
Così stando le cose, le province appaiono solo un bel “carrozzone” buono a distribuire posti di lavoro per gli amici degli amici (dei politici)!
Per questo (ed altri motivi), abbiamo fondato il gruppo-facebook “ABOLIAMO LE PROVINCE !!!”.
Se vuoi conoscere le nostre PROPOSTE E PROSPETTIVE CONTRO SPRECHI E INEFFICIENZE DELLA “CASTA” DELLA POLITICA, visiona anche tu il manifesto programmatico del gruppo su:
http://www.facebook.com/photo_search.php?oid=62981451472&view=all#/group.php?gid=62981451472&ref=mf.
GASPARE SERRA | 07-12-2008 | Siamo d'accordo sull'orientamento di fondo dell'utilità dell'abolizione delle province. Fa più effetto ricordare al cittadino, che sorregge economicamente il peso, che ha sopra di lui CINQUE (5!) livelli di rappresentanza politica (Comune, Provincia, Regione, Stato, UE). Lo sa, ma ricorda sempre che li paga tutti lui? C'è, qua e la', anche un sesto livello, il Quartiere, che non costa soldi ma serve per stancare la partecipazione senza poteri: senza province potrebbe ricevere deleghe nei Comuni sopra i 20.000 abitanti, ad es..
Riguardo all'articolazione subregionale che può emergere dall'abolizione delle province io non farei alcun organo e lascierei alle Regioni il potere di delegare le competenze per azioni ad obiettivi: es., la distribuzione dell'acqua per comprensorio sarà data al consorzio di Comuni che funzionerà nei 5 anni con x obiettivi. Il controllo sancirà il rispetto dei target? Saranno rinnovate le deleghe. Non saranno raggiunti. Decadranno.
Facciamo un passo alla volta: pare che i Partiti siano favorevoli, pare! Carlo Forin | 07-12-2008 | SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO CON L'ANALISI CHIARA ED OBIETTIVA SVILUPPATA DA GASPARE SERRA.
P.S.:
CONSIGLIO DI VISITARE IL SUO BLOG, RICCO DI SPUNTI (NON SOLO SULLA POLITICA) ED INTERESSANTE... gaia |
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