23-02-2009 | Quando pensiamo ai bambini dell'Africa la nostra mente accende come una lampadina sull'immagine statica di bambini denutriti, con la pancia gonfia e gli occhi tristi. Questa immagine trasmessaci dalla televisione, sconvolge le coscienze di chi, comodamente seduto in poltrona, aspetta la prossima immagine pubblicitaria per risollevarsi il morale.
Questo articolo sconvolge proprio nel momento in cui ci mostra la dinamicità della violenza sui minori nel continente africano, una dinamicità fatta di schavitù, una parola che nel 2009, non dovrebbe esistere neanche sul dizionario.
Mi complimento vivamente con l'autrice del testo perchè oltre ad averci mostrato la situazione specifica di alcuni Paesi dell'Africa nera, ha dimostrato anche un suo personale impegno nel divulgare informazioni che i canali informativi tradiazionali, spesso "dimenticano" di farci pervenire. Camilla | 06-12-2008 | Noi che lavoriamo in questi paesi(West Africa), li viviamo senza la consapevolezza di quello che ci succede intorno.
Leggere questo articolo ci riporta alla realta', capiamo che queste cose accadono realmente, ma poi ci rifugiamo nel nostro mondo per non pensarci e non sentirci in colpa, forse perche', conoscendo la realta', siamo consapevoli di quanto poco si possa fare, singolarmente, per cambiarle. Congratulazioni per questo toccante articolo.
bobo
bobo | 05-12-2008 | un interessante spunto di riflessione su una vicenda che ha dell'incredibile soprattutto perchè i protagonisti (e al tempo stesso vittime) sono bambini innocenti. margherita | 05-12-2008 | E' agghiacciante leggere certe notizie, soprattutto riguardanti i bambini. Chissà in quanti altri Stati succedono qeste cose e forse anche peggio...
E' agghiacciante però il fatto che, venendone a conoscenza non si possa fare niente e che il mondo continui la sua marcia di progresso con indifferenza verso queste situazioni inumane. E' bene comunque venirne a conoscenza e ringraziamo chi, informando con articoli di questo genere, cerca di dare un suo piccolo contributo.
Vamaura. vamaura | 04-12-2008 | Meno male che qualcuno ci aiuta a conoscere il mondo, anche se è davvero brutto e cattivo a volte. Chi ha scritto queste cose chissà quanto ha studiato ed è brava che ce le dice pure a noi
Ci ci | 02-12-2008 | Questo articolo documentato e profondo (nonché agghiacciante, per i risvolti spaventosi della svalutazione dell'innocenza e della sacralità della vita minorile) porta in Tellusfolio uno scorcio degli orizzonti ampi di una docenza di cattedra dell'università di Genova: la cattedra di geografia umana, dalla quale la dottoressa Varani collega gli orizzonti piccoli dei piani di studio e dei programmi ministeriali agli orizzonti vasti dello scibile umano (scientifico e documentato) e allarga l'ambiente-ateneo-città-nazione all'ambiente vasto-internazionale-universale (legato alla madre terra e a tutti i suoi figli -nessuno escluso).
Auspico una collaborazione lunga e duratura tra Tellusfolio e la dottoressa Varani; a lei dico "benvenuta" tra le pagine di TF e a TF dico "grazie di ospitarla" (perché, tra le varie forme della parola scritta, quella che si fa cultura poggiata su scientifiche basi ha un posto d'onore).
Bruna
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