21-10-2008 | Grazie, Narduzzo.Hai colto il senso dell'articolo e hai lanciato il seme-allarme che serviva. Speriamo che lo colgano in molti.
Grazie, LadyLida, del cantopianto di commemorazione e di monito. Auguriamoci che le generazioni dopate di reality lo ascoltino e insorgano contro l'indifferenza che sta permettendo ai nemici dell'umana convivenza e sopravvivenza di mutilarla.
Io io | 20-10-2008 | Ognuno di noi dovrebbe riflettere e reagire, anche con piccoli gesti quotidiani, tenere sempre alto il livello di guardia affinchè non accadano più mostrosità fra gli uomini.
============
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
Gandhi narduzzo53 | 19-10-2008 | spero che molti leggono e riflettono pat | 19-10-2008 | Davanti a certi crimini, ci si può soltanto prostrare. Per chiedere perdono.
Mi viene in mente una frase di Victor Hugo:
"Ci sono, nella vita di un uomo, momenti in cui, qualunque sia la posizione del corpo, l'anima è sempre in ginocchio".
E piange, aggiungerei io. Perchè soltanto le lacrime possono forse lenire le atrocità gratuite dell'olocausto.
Il mio commento precedente è scomparso! Questo è un rifacimento alla bell'e meglio! ladylida | 19-10-2008 | L'olocausto è una ferita ancora sanguinante nell'animo umano. Rimarrà sanguinante anche a dispetto del tempo che passerà indifferente. E' una ferita che non si rimarginerà mai. E qualunque essere vivente che si consideri -o voglia essere considerato- umano può soltanto prostrarsi e piangere, davanti alla memoria di crimini così efferati e gratuiti.
Mi viene in mente una frase di Victor Hugo:
"Ci sono, nella vita di un uomo, momenti in cui, qualunque sia la posizione del corpo, l'anima è semre in ginocchio".
E piange, aggiungerei in questo caso; perchè credo che soltanto le lacrime potrebbero lenire le atrocità di certe memorie. ladylida |
|