06-09-2008 | Signor Massimo, se si riferiva a me, si sbaglia. Non ho paragonato né diritti né leggi né democrazie, né governi. Ho fatto un parallelo su alcune voci dei codici penale che lei, a quanto pare, non conosceva. Quando sono arrivato in questo vostro meraviglioso paese ho studiato la sua storia e le norme che lo disciplinano; da dove veniva, verso dove andava.
Se un giorno leggete un mio commento offensivo nel confronto della terra che mi sorregge e dei cittadini che mi stringono, vi prego, non vi offendete, compatitemi. Dite: Poveraccio Leonardo, è impazzito.
Leonardo Mesa | 31-08-2008 | Caro Nino, so – come ho scritto – che la «pericolosità sociale presunta» in Italia è stata abrogata. In Cuba, la pericolosità sociale si applica SOLO se ci sono ragioni EVIDENTI sostenute dai concittadini (in pratica, denunzie) o da fatti (in pratica, reati). Voglio dire che nessuno può essere rimproverato, multato, limitato o incarcerato per PRESUNZIONE di delitti. Ci devono essere delle ragioni chiare e RIPETITIVE. Non è un aberrazione giuridica per sbattere “legalmente” in galera senza motivo.
Ti racconto un aneddoto. Un mio zio è ubriaco abituale, abita nella strada principale del paese dove transitano i camion che portano la canna allo zuccherificio; un giorno, di mattina, un camion ha dovuto sterzare e quasi finì sulle case; il guidatore si trovò davanti mio zio che dormiva tranquillamente… in mezzo la strada. Non c’erano danni, per tanto, né anche reato. Agli effetti legali, mio zio “attraversava” la strada. Li è stato imposto una multa di 200 pesos per «pericolosità». Mio zio è stato senza bere per 15 anni.
La differenza basica – senza dire un codice è meglio dell’altro – è che in Cuba chi, dopo avvertimenti poliziale e giudiziale, continua a comportarsi in modo che possa sboccare in un reato, in un danno, li è applicato detta voce. È una misura preventiva per evitare condannare a danni fatti, quando, ormai, non c’è soluzione. Certo, comincia per «avvertimento», continua con multa e, in casi stremi, con limitazioni varie e carcere. Non sto analizzando la questione, se non spiegando come funziona.
Leonardo Mesa | 30-08-2008 | Credo que questa libertad possiamo godercela tutti quelli che dalla rete abbiamo fatto nostra FORZA pacifica di opposizione PER LA LIBERAZIONE DI GORKI andando in contro a regime TOTALITARIO E DITTATORIALE,,,
GRAZIE A TELLUS FOLIO por il appoggio per diffondere la Verità SU le ingiustizie NEL mio paese,, gaviotazalas | 30-08-2008 | Paragonare il diritto della repubblica italiana con quello vigente a Cuba è offensivo. Per la democrazia italiana e gli italiani tutti.
Non si paragonano democrazie e dittature.
Buona domenica
Massimo | 30-08-2008 | in ogni caso il comportamento delle autorità cubane è stato esemplare.nessuna condanna spropositata e nessuna tolleranza per le calunnie e le offese.la multa non è conseguenza della risonanza del caso,come dice lupi,dell'attenzione internazionale cuba se ne frega.e fa bene.lascio gli slogan di fine commento agli sciocchi infantili che amano sfogare così le proprie frustrazioni.
marcello marcello | 30-08-2008 | leonardo,nel codice penale italiano la pericolosità sociale c'è e si concretizza in misure coattive,quali per esempio l'internamento in strutture per la disintossicazione da alcol e droga,ma come conseguenza del fatto che il soggetto si è macchiato di un reato.La pericolosità sociale contemplata nel codice penale cubano(antisocialità indipendentemente dalla commissione di un fatto delittivo) era vigente nel codice penale fascista,abrogata agli inizi della repubblica. nino | 30-08-2008 | La stupidità del regime castrista è ormai ai massimi storici.
non si rendono conto di aver dato una visibilità mondiale a questo cantante, e che ora in tutto il pianeta ascolteranno le sue canzoni di protesta?????
Questo mi conforta molto. L'intelligenza (nera, purtroppo) di Fidel nei primi anni della rivoluzione (con la r minuscola) era un fatto evidente.
Il regime sta semplicemente finendo.
Massimo | 30-08-2008 | Gorki è stato liberato. Ha avuto una multa di 600 pesos. Tutto bene, in definitiva. Credo che molto merito sia da attribuirsi all’attenzione internazionale. Confermo che non amo la musica rock punk, di nessun tipo. Ho ascoltato le canzoni di Gorki e non mi piacciono. Ritengo che le dittature vadano combattute con altre armi che non siano la volgarità, spesso gratuita. Preferisco l’ironia e la compostezza di Yoani Sanchez, la ribellione sarcastica di Torreguitart… In ogni caso sono per difendere ogni libertà di espressione, pure la più triviale… lasciatemi dire che per le cose fatte e dette la multa a Gorki ci stava tutta, l’avrebbe presa pure in Italia… dove esiste il reato di vilipendio al capo di Stato…
Gordiano Lupi
Gordiano Lupi | 29-08-2008 | Mi scuso per l’estensione, però credo meriti la pena fare chiarimento.
Caro Nino, nel codice penale cubano la «pericolosità “predelittiva” (Tit. XI, Cap. I, Art. 72.1) è applicabile SOLTANTO a chi è proclive a «commettere delitti, DIMOSTRATA dalla condotta che segue in contraddizione della morale socialista» NON si può applicare per PRESUNZIONE di delitto se non per casi concreti: a) ubriachezza ABITUALE e dipsomania, b) ADDIZIONE alle droghe e c) condotta antisociale; chiarita più avanti (Idem Art. 72.2). Non è da stupirsi per «socialista»: nei codici e costituzioni capitaliste la parola morale è da intendersi capitalista; anche se non detto.
Signor Massimo, il codice penale italiano prevede una sanzione di reclusione di uno a cinque anni per «chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica (Art. 278) e di uno a tre anni per «chiunque vilipende la bandiera nazionale» (Art. 292). Anzi, prevede lo stesso per «offese all’onore di Capi di Stati esteri» e «rappresentanti accreditati» (Artt. 297, 298). Altro che roba dal terzo Mondo: civiltà! La «Pericolosità sociale» (Art. 203) è pure contemplata in Italia, anche se con differenze dopo l’abrogazione della «pericolosità sociale presunta» (Art. 204). Comunque i commi a) e b) del Art. 72 cubano sono contemplati in Italia (Tit.VIII, Cap. I, Sez. I).
Mi permetta invitarla a leggere il codice penale italiano. Lo ho fatto, per dovere d’immigrato, prima di “I volenterosi carnefici di Hitler”. Il codice italiano è molto completo; però non sempre è applicato, tanto è che il signor Bossi è libero.
Signor Massimo, approfitto per esporre pubblicamente mio completo dissenso con la sua opinione «castristi assassini» e complimentarmi con la «neutralità» di Tellusfolio, che lei ritiene vergognosa. È soltanto una opinione, e vorrei fosse rispettata quanto la sua.
Leonardo Mesa | 29-08-2008 | marcello,il fatto che il contenuto delle canzoni de porno para ricardo sia offensivo nei confronti di fidel e raul non è,almeno da quello che sappiamo,il capo di imputazione nei confronti di gorki.Viene processato perchè è antisociale.Questa imputazione è tipica di quei regimi in cui "antisociale"è l'oppositore politico.Possiamo accettare che gli oppositori politici vengano silenziati?Credo proprio di no. nino |
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