06-08-2008 | Caro Leonardo, chi mi conosce bene sa che non sono nè presuntuoso nè arrogante. Per questo motivo ogni appunto e/o correzione alle mie traduzioni è bene accetto. Non sono un ispanista ma un modesto laureato in giurisprudenza. Il mio spagnolo l'ho appreso da autodidatta. Grazie per ogni aiuto. Gordiano Lupi | 06-08-2008 | Caro Lupi, ha ragione, tradurre beca come borse di studio non va bene; è corretto: istituto interno. Mi sa che Yoani si riferiva proprio all’aguardiente, se non aveva un’ampia scelta: chispa de tren, guachipupa (schifezza, onomatopeico), alambique, siete rayos(sette fulmini), bájate el bloomer (calate le mutande), cáete pa’atrás (cadi all’indietro), tiembla tierra (trema terra), tumba monte (abbatte alberi) ed altre tante.
Approfitto per chiarire che ho fatto la precisione dell’aguardiente perché sono cose diverse; non per contraddire la traduzione e molto meno l’essenza. Come ho detto prima: le traduzioni sono impeccabili e meritano solo complimenti. Se lei è d’accordo continuo a segnalarli quello che mi sembra migliorabile, se non mi sottraggo: non è un problema.
Il chiarimento sulla beca è diverso, là c’erano mescolanze e imprecisioni.
Leonardo Mesa | 06-08-2008 | Gaviota:
Quello di cui parli; il cercare di dimostrare che sanno tutto con punto e coma è uno stile del regime. Lo stesso è accaduto anni fa con Guillermo Cabrera Infante. Da Jiribilla dicevano al gran scrittore che aveva perso la memoria per una - secondo loro - imprecisione di data. Lo stesso succede con tanti che cercano di insegnarci il posto, la data o il componente chimico in una sostanza come fa il nostro connazionale, che una ogni volta pretende dare una dimostrazione di pignoleria storica e dicevo, pue chimica. Una forma di fare perdere il filo del argomento o di fare credere agli italian che loro sono i più istruiti. Lasciamo la Mitomegalomania (tutte e due le manie al massimo.)Ma non solo i cubani. In Italia i comunisti quando devono fare un dibattito alla televisione passano metà della trasmissione interrumpendo.
Non importa se el aguardiente è simile al Acquavite o la chispa de Tren a la grappa adulterata.
Il problema del castrismo è quello di tutte le dittature come quella sovietica. Se fai una testimonianza, fai senza volerlo una denuncia, perchè a Cuba si violano i 30 articoli della Dichiarazione Universale di Diritti Umani.
Io mi sono trovato in difficoltà a Cuba quando ero adolescente perchè, quando parlavo o dicevo le cose con espontaeità, mi dicevano di stare attento. Non pssiamo a Cuba nemmeno essere distratto o sincero perchè tutto è reato. Da questa pressione psicologica nasce la Doppia Morale. Non è difficile capire per cui un regime come quello castrista sia giunto alla longevità: perchè ovunque ci sono i loro agenti o collaboratori. Bissogna far leggere agli italiani che cercano d'insegnarci la realtà cubana a noi cubani il testo di Mario Mencia, La Prisión fecunda. E così troveranno nell'opera di Castro gli insegnamenti non solo di Machiavelli e Malaparte, pure di Lenin Stalin , Mussolini, Ortega y Gasset,e cc. Un miscuglio dal quale non poteva meno che uscire una esplossione macabra.
Cercheranno di dimostrarci por donde le entra el agua al coco.
Gaviota el mejor testimonio, el mejor juez es un día después de otro. El tirmpo y el castrimo nos han jugado una mala pasada, pero, la verdad se acerca cada día más a la victoria...
Confío en que nuestros amigos jóvenes de este foro lo entiendan que contra la verdad y el tiempo nadie puede. Sigamos amando a Cuba y su verdad.
Enrique | 06-08-2008 | Signor Carralero, sono uno sfracellato architetto ed urbanista, non uno storico. La sua età è deducibili da suoi racconti e delle sue foto; in Internet ci sono tanti. Non ho mezzo in dubbio la sue esperienze diretta nella beca degli anni 60; ho pure aggiunto: «non ho vivenze». Invece, di quello che racconta adesso, lei parla di un istituto militare con tanto d’armi e tenenti della beca. In fatti, lei racconta episodi che confermano quello da me scritto: «se qualcosa si può imputare è la mancanza di disciplina». Altro che disciplina militare!
Ho un dubbio: A parte, che chi finisce la guardia non va a lezioni, non è che esagera quando dice «vari morti perchè i ragazzi andavano a lezione dopo una notte di guardia»? Dice che le scuole nel campo sono «ancora peggio»; peggio della sua unità militare? Le considera un «pessimo esperimento». Ho tante cose contro la beca, però è stato l’unico modo per permettere studiare a tanti ragazzi dispersi nei campi e con disaggi familiari, più del 70% del totale negli anni 70; e già questo merita.
Poco importa, però, lo che ieri era un preuniversitario; oggi è una secondaria. Quel istituto era civile. Dopo, molti degli studenti invece di continuare all’università furono comminati per rinforzare le unità militari con la spiegazione di favorire l’aumento del livello culturale delle forse armata. “Héroes de Yaguajay” fu ed è un istituto scolastico; lei racconta e tergiversa gli episodi fuori del reale scenario.
Leonardo Mesa | 06-08-2008 | Leonardo, sai quasi tutto su Cuba, non tutto, era un pre-universitario. In ogni modo vale lo stesso. potresti fare la ricerca.l'assurdità della morte, per l'invenzione fallita non si può negare. Facendo una umile riflessione si può giungere alla conclusione che niente può giustificare l'orrore. Ti garantisco che pure a me è stato difficile la presa di coscienza. Il dolore del sacrificio e il sangue versato fa male a me e a tanti cubano accusati di Vende Patria, non ai fratelli Castro che non hanno perso nessuno dei loro cari durante la Rivoluzione.
Nella Vienam Heroico, Agustín cebreco allIsola dei Pini negli anni 80 - anche se io ero già grandicello come dici - si sono verificati disastri: masacri di ragazzini dai più grandi, puri delinquuenti Perchè,?Perche non c'era nessun controllo e poche le regole morali. Incominciamo per riconoscere questo e vivremo più in pace con le nostre coscienze. Ho dei parenti che studiavano lì in quel momento.
Ho una famiglia lunga, cugini, cognati molto più giovani di me che passarono da queste famigerate scuole, quindi conosco pure io il nostro paese. Quello degli anni Sessanta e anche quello degli Ottanta.
Lupi, nella mia zona al Chispa de Tren lo chiamano anche Sonrisa de Caballo porque cuando lo tomas haces BRUUUUUUUU. Enrique | 06-08-2008 | Non concordo sull'impostazione di fondo. Non ho mai creduto che tutta la responsabilità fosse dell'embargo (bloqueo). Continuo a non crederlo. Gli USA sono stati i migliori alleati del castrismo, perchè non togliendo l'embargo hanno fornito una scusa efficace per giustificare gli errori del governo. Inutile qui stare a dire come sia sempre stato un vanto cubano l'aver saputo aggirare l'embargo. Gordiano Lupi | 05-08-2008 | Signor Carralero, parla della scuola secondaria “Héroes de Yaguajay” nel quartiere Siboney dell’Avana? Leonardo Mesa | 05-08-2008 | leggendo non solo yoani,ma molti di coloro che contestano il governo cubano,trovo sempre piu' frequentemente l'affermazione che i cambi strutturali da parte di raul non ci sono stati.Ora,non metto in dubbio che gli articolisti siano convinti di quello che dicono,quello che mi chiedo è:quando si parla di cambi di struttura cosa si intende?Se si intende quello che fece yelsin in russia,dopo lo scioglimento dell'urss,privatizzazioni e riduzione dell'intervento statale in economia,allora è chiaro che a cuba queste riforme di struttura non ci saranno.Se si intende,invece,legalizzazione delle piccole attività in proprio,distribuzione delle terre ai contadini,eliminazione dell'egualitarismo con il salario rapportato all'impegno lavorativo,cumulo dei salari e delle pensioni,allora il governo è sulla strada giusta.Per evitare equivoci,perciò,è necessario essere chiari su quello che si intende per riforme economiche,contrariamente i lettori avranno seri problemi nel capire. nino | 05-08-2008 | Caro Lupi, nessuno la potrà convincere che è giustizia sociale, perché non lo è. Prima del 1989, questo stesso governo e sistema garantivano l’imprescindibile e fondamentale: i prezzi e crediti erano accessibili e la differenza fra chi guadagnava di più e chi di meno era di poco superiore a 5 volte. Era l’unico esempio di giustizia sociale in nostri paesi. Quello che lei vede oggi – e usa come metro di misura – è frutto de una deformazione non voluta che ha suoi origini nel Blocco; che prima era compensato con gli scambi e aiuti del blocco socialista, principalmente dall’URSS.
Pure il mercato libero contadino è iniquo e, a volte, inavvicinabile, però non si critica perché una disuguaglianza prodotta delle legge delle offerta-domanda e l’introiti vano a finire ai privati; tutti due “puliti e splendenti” metodi capitalisti. Se invece alla base c’è lo stato: scandalo! Questa doppia valutazione è cosa che non ho mai capito.
Latinoamerica, è piena di negozi inavvicinabili, la differenza in Cuba sta in che il plus prezzo non va ha finire nelle tasche dei singoli proprietari, se non allo Stato che lo usa nell’alimentazione, salute e educazione. Logicamente, una parte è investita: non si tratta solo di sopravvivere oggi, se non domani; e svilupparsi per vivere dopodomani.
Le differenze sono esterne al settore statale e finiranno, non abbia dubbi. Purtroppo quando si da una stangata ai personaggi da lei citati sempre c’è qualcuno ad arrabbiarsi. Ricorda il sostegno di Yoani ai venditori del mercato e del plastico? Ebbe «nostalgia di com’era il mercato prima» e lodò al «rispettabile produttore privato» del suo fermaglio. Yoani portò i capelli sciolti in solidarietà con gli imbroglioni, truffatori e ladri.
Così è quando si vuole comunque condannare Cuba: legnata perché fa, legnate perché non fa; legnate sempre.
Leonardo Mesa | 05-08-2008 | Certo che parlo delle mie esperienze. Perchè ho vissuto il disastro di certi istituti come Heroes de Yaguajay, cui fecero diventare militare "completo"; il risultato fu disastratnte. Vari morti perchè i ragazzi andavano a lezione dopo una notte di guardia. Il direttore di cognome Calzadilla non ascoltava i suggerimenti degli allievi, che non avevano né la vocazione, né l'intenzione di fare la carriera militare. Ti raccono due storie: un ragazzo ha ucciso l'amico che veniva a dargli il cambio alle 6:00 del mattino, perché nemmeno sapeva usare il fucile. Era una Unità Militare con tuti i dispositivi, trasferitasi da Pinar del Rio a La Habana. Da quel momento incominciai a capire che per il potere a Cuba, la vita umana vale, come si dice da noi, "un comino".
L'altro, una resa di conti. Un ragazzo scaricò una raffica della mitragliatrice al tenente che lo umiliava, ogni giorno. Per loro il pre-universitario durò non tre, bensì quattro anni.
Il resto delle scuole avevano una disciplina "semimilitar", Carlos Marx, Manuel Bisbé, etc. Per un periodo ci facevano alzare alle ore 5 del mattino per poi andare a lezione alle 8. I cosiddetti istruttori erano un vero disastro, nella sua stragrande maggioranza. Con meno formazione ed educazione formale degli altri.
Ti parlo degli anni della mia beca. Io non avevo alternativa perchè avevo perso i miei genitori: no c'era un'altra possibilità di studiare.
Poi le Escuelas al campo e Escuelas en el Campo (ancora peggio) è stato uno pessimo esperimento. Ho vissuto per qualche tempo all'Isola dei Pini. Per il mio lvaoro visitavo queste scuole e ho sentito delle storie non molto belle: non impiego il termine che forse dovrei usare, anche se le mie esperienze autorizzano ogni esaltazione. Ma visto che ci sono delle persone che davanti all'evidenza chiudono gli occhi, mantengo la moderazione; anche perchè sono convinto che quando si possa parlare del castrismo come adesso si parla delo stalinismo, polpoismo e anvora di piuù del nazismo, queste persone spariranno delle liste di dibattito.
Ogni mese da Nueva Gerona all'Isola... tornavano ragazzine a casa in cinta; all'oriente cubano: colpovoli, gli insegnanti. Era quella la disciplina e la educación formal delle Escuelas en el Campo.
Vedo che Leonardo è informato pure sulla mia età. Ci sta fornendo di dati molto importanti: è uno storico, forse. Ma storico, del tipo castrista che ci presentano la verità che tutti sapiamo, ma non quella che tanti vorrebbero sapere. I castristi ad esempio, ci pesentano un Marti anti-imperialista, ma non un Marti che dedicò tante ore della sua vita, e molte pagine della sua opera in favore della libertà e contro tutte le dittature. Martì, che si fece uccidere per una ragine morale. Non un Castro che ha costretto gli altri a morire per il signor EGO, per il potere assoluto. Bisogna essere storico della storia, non degli interessi. Quallunque esi siano.
Leonaredo ci potrebbe aiutare a far capire meglio la vicenda cubana, lo dico sinceramente, ma con buona volontà.
Se vivi in Italia, dove esiste una democrazia, con tutti i difetti inerenti all'uomo, avrai capito che niente potrebbe giustificare una dinastia di mezzo secolo: uan dinastia. Un governo incapace di creare beni materiali e morali per il suo popolo. Se guardiamo le cose in questo modo, io e te possiamo capirci meglio, ma se la filosofia è giustificare ogni menzogna, ogni mendacità, e dire che fomentare guerre ovunque, stanziare soldi che non ti appartengono per allenare guerruìiglieri, nascondere terroristi a casa, solo per sentimenti che niente hanno a che vedere con la sovranità o l'indipendenza (su cui io e te sicuramente troviamo un punto comune.)
La cosa più importante che Gordiano Lupi ed io abbimao in comune, è l'assenza d'odio. Il castrismo purtroppo, è la dottrina dell'odio e la menzogna.
Uso tante colte l'ironia per non per crescere, anzi, nascere odio nella mia coscienza. La tristezza che si posa nell'anima di molte persone per colpa dell'egosimo e l'intolleranza di alcuni... bisogna combatterla, non con odio, bensì con ironia e amore per il prossimo. Enrique |
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