Paolo Moschi: Risposta a Marco Cipollini su "San Vivaldo contra Montignoso"
 
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   12-09-2008
In riferimento agli articoli ed a vari commenti apparsi relativamente a Montignoso ed al presunto "burattinaio" (cito il sig. Cipollini) mi permetto di dire sinteticamente la mia opinione. Sono stato molte volte a Montignoso. Come fedele ho trovato spunti di riflessione e di preghiera. Penso anche che proporre in modo figurativo l'itinerario della fede in questi tempi sia di aiuto. La civiltà dell'immagine si nutre di colori, ambienti, ecc. Di fronte alle volgarità che ci vengono proposte dai mass-media (e non solo) come arte o grandi bellezze penso che realtà come Montignoso vadano valorizzate e non attaccate. Non credo che chi ha fatto quelle opere mirasse a compiere dei capolavori artistici, quanto piuttosto ad alimentare domande e devozioni che facciano crescere la fede. Montignoso non è una galleria d'arte. In certe mostre , purtroppo, a volte si trovano anche opere blasfeme come il ranocchio in croce. Questa è la mia esperienza e quella di molti con cui i sono confrontato. Penso inoltre che, fatta salva la libertà di ognuno di esprimere le sue opinioni (in modo civile ed equilibrato), non servano "crociate", più o meno mascherate, come quella del sig. Cipollini contro obiettivi che dopotutto alimentano la fede. PIuttosto ci si impegni a promuovere le fede in tutti i modi leciti che S. Madre Chiesa ci propone. Saluti
Innocente
Innocente Locatelli   
 
   03-08-2008
Concordo con quanto espresso dal sig. Moschi, l’uomo da sempre ha reso omaggio al Signore, esprimendo la sua devozione ed il suo amore per Lui, con opere d’arte, l’arte si può esprimere in tanti modi, dai più semplici ai più elaborati, alcuni possono piacere altri meno, la si può condividere e la si può condannare o criticare, anche attaccare, ma mai bisogna dimenticare la fede, che sempre le sta dietro ed è questo quello che più conta, non esiste né mai esisterà espressione artistica di culto senza una fede sincera dietro. Trovo pertanto che sia davvero fuori luogo mettere in dubbio la forte spiritualità, il profondo senso religioso, la sincera e autentica devozione che regnano incontrastate a Montignoso, giusto dietro quelle espressioni artistiche di devozione là presenti, che lei, signor Cipollini, evidentemente non condivide, ma che non può negare siano l’espressione di un autentico sincero e vero amore nei confronti del Signore e della Madonna di Fatima, Signora del luogo. Lo creda non può assolutamente affermare che chi si reca in pellegrinaggio a Montignoso ( perché di pellegrinaggio si tratta!) non possa sentirsi “ spiritualmente a suo agio “ semplicemente perché l’aria che lì si respira non è quella fresca, limpida e cristallina che ti rigenera i polmoni, ma è l’aria inebriante della fede che ti riempie lo spirito e ti dilata il cuore, aprendolo solo alla devozione e all’amore per il Signore. Il Signore che agisce, crea ed opera attraverso la dedizione e il lavoro svolto dai religiosi che lì dedicano la loro vita al Signore, alla Madonna di Fatima, alla chiesa tutta. La gloria a Dio si può esprimere con tanti tipi di espressioni artistiche, ma di fronte a questa non c’è spazio per la critica, ma solo per un devoto e sincero inchino pieno di solo amore.


Francesca Benucci   
 
   14-07-2008
Signor Moschi, innanzi tutto la ringrazio per l'attenzione prestata al mio articolo: già questo è un successo per me. Sono contento che lei concordi con me nel citare altri recenti edifici sacri raccapriccianti. Non mi accusi di averli "saltati"; solo che per farne l'elenco occorrerebbero molte persone, e io penso che aver gettato il sasso nello stagno abbia già prodotto i suoi frutti: intanto i cerchi si allargano. La Chiesa predica bene sostenendo ufficialmente una dignità estetica dei suoi apparati; ma poi lascia fare degli obbrobri come Montignoso ecc. ecc. (che pure lei indica). Altro che gonfie vele, signor Moschi!
Non si tratta di fare dei musei del sacro, ma di non cadere nel ridicolo. Io non credo che MEZZI meschini come quella burattinata di Montignoso (e simili, da lei denunciati) servano a un buon FINE. Il mezzo è già il fine. Io credo che una persona sensibile come lei, e lei lo è se ha denunciato altri edifici obbrobriosi, non possa sentirsi spiritualmente a suo agio in quella baracconata di Montignoso. Un'educazione cristiana NON può passare attraverso il brutto e il ridicolo.
Lancio una proposta ai lettori di Tellusfolio: perché non si fa un censimento nazionale delle varie Montignoso che sfungano qua e là?
Marco Cipollini   
 

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