21-12-2012 |
Cristiani per servire
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Il Presidente
Comunicato stampa .
Apprendiamo che nella “legge di stabilità” che oggi verrà approvata, i famosi 115 milioni destinati ai malati colpiti dalla SLA sono stati inseriti nel provvedimento legislativo.
Siamo lieti che questi malati abbiano ottenuto un certo senso di giustizia, perché in questa maniera possono continuare nelle loro case le cure sotto l’occhio vigile dei loro familiari.
Ma rammaricati per il silenzio che il Governo Monti ha compiuto nei riguardi del mondo della disabilità per il mancato riconoscimento della formazione del “Dopo di noi”, quel “provvedimento” che la Camera dei Deputati, dalla 12° Commissione Affari Sociali, aveva riconosciuto con la concessione dei 150 milioni di euro derivanti dal gioco d’azzardo nel maggio 2012 per l’inizio della costituzione del Fondo .
Purtroppo questo “provvedimento” è stato respinto dal Governo Monti con la Dichiarazione in Aula del Sottosegretario per le Politiche Sociali Cecilia Guerra .
Questi comportamenti indignano la coscienza nel constatare l’indifferenza del Governo Monti di fronte alla necessità di tanti “altri” cittadini bisognosi della tutela del loro futuro.
Si domanda al Governo Monti: ma con quale criterio è stato discriminato il mondo della sofferenza?
http://it.radiovaticana.va/news/2012/12/05/si_celebra_oggi_in_italia_la_giornata_della_salute_mentale/it1-644962
Previte
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21 dicembre 2012
franco previte | 15-11-2012 | Ottima la nota di Peter Brun e i commenti all'altezza
Perché Pisa? l'indirizzo che ha dato Cassano e la sua "scuola". Ci troveremo un popolo di neuroleticizzati
Si è fatta piazza pulita di teste pensanti come Laing,Esterson etc.... o dello stesso Szascz i Maxwell Jones! Di fatto la legge voluta da Basaglia, Pirella et alii è in via di cancellazione definitiva
Sulla depressione????
si ritorna forse,senza peraltro abbandonare la matrice, quando esiste, biochimica ed organica, ad imbottire di farmaci e nn a prevenire le cause... o a sottovalutare il problema in un 'ITalia in declino pro humanitate? enrico marco cipollini | 12-11-2012 | Parliamone insieme ma con l'infanzia nel cuore come scrive Anna Lanzetta, partiamo da lì, da quella interiorità eclissata.
Tanti sono i punti da lei trattati ma non scriviamo a Monti. Cerchiamo dentro noi e con chi ci sta intorno di assolvere " i compiti " e quello del rispetto dell'infanzia, della occupazione- preoccupata dei giovani, la confidenza con loro e aperta alla loro voce forse offrirànno a noi soprattutto, l'equilibrio di luce che DOBBIAMO donare. patrizia garofalo | 11-11-2012 | Verissimo quello che chiede la Sig.a Garofalo.
Rispondo con l'ultima lettera già inviata al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri.ù
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Il Presidente
Lettera aperta al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri Senatore Monti per l'anno 2013.
Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, la Sua alta carica dello Stato ci induce a rivolgerci per l'ennesima volta a Lei, perché infonda speranza, sentimenti di fiducia, di giustizia, di certezza solidale.
In sintonia con la gente, mi permetto rinnovare a Lei ed al Suo Governo le attese più e più volte rivolte :
noi padri di famiglia e cittadini comuni, ci attendiamo dallo Stato, che Lei conosce meglio di noi nei suoi gangli vitali, che ci aiuti a difendere la vita nascente, come dalla soglia di San Pietro i Pontefici esortano la comunità internazionale e nazionale in difesa della vita “ dal concepimento al declino”.
C’è bisogno di una Italia viva ed attenta, ma anche di quella che propone iniziative che sappiano articolare lo sviluppo dei grandi valori umani, senza cadere nella trappola delle tentazioni, dell’individualismo egoistico e di un crescente relativismo.
La dignità umana va immensamente rispettata nella sua essenza ed interezza etica-sociale, come atto di giustizia va tutelata la salute di ogni cittadino, anche di quello debole e bisognoso secondo i canoni della nostra Costituzione e della “Dichiarazione dei i diritti dell’Uomo” dell’ONU della quale il prossimo 10 dicembre 2012 ricorre la "64° Giornata", in special modo, sia nel rispetto e nella promozione dei valori etici che per la difesa dei diritti fondamentali, di cui all'art. 3 "ogni individuo ha diritto alla vita", all'art. 16 "La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società ed ha diritto di essere protetta dalla società e dallo Stato" e all'art. 25 "dove la maternità e l'infanzia hanno diritto alle cure ed all'assistenza".
Chiediamo a Lei ed al Governo che con l’anno 2013 :
1.) di difendere la famiglia, soggetto sociale e cellula matrice della società, “bombardata” da menti non solo perverse, ma psichicamente instabili, e da :
a) aggressività tra consanguinei, dove spesso ci scappa il morto ;
b) dalla violenza troppo spicciola tra gli adolescenti che sta "camminando" velocemente, come quotidianamente avviene ;
c) da stupri, molto spesso ricorrenti, mostruose azioni che danneggiano irrimediabilmente la dignità umana ;
d) che ci aiuti a crescere ed educare i figli, mentre dalla televisione pubblica spesso e volentieri, a parte il linguaggio poco ortodosso, si impartiscono lezioni di violenza, di turpiloquio, di “novelle dottrine”, di immoralità da "arrossire", mentre vengono infangati i più nobili sentimenti e valori umani ad iniziare dall’amore coniugale ;
2.) che i nostri figli, usciti per un legittimo svago, non trovino discoteche e locali di perdizione aperti, con pochi esaustivi controlli sino all’alba ed oltre, nei quali “circola” droga, “insiste” prostituzione e si “svolgono” spettacoli osceni;
3.) di aiutare in maniera efficace e senza indugio le famiglie che non riescono a superare, ormai, le“ settimane” per il continuo aumento del costo della vita, soprattutto in quelle dover insistono i disabili psico-fisici che percepiscono attualmente euro 267,57 mensili, nonché il problema scottante del “dopo”, dopo la morte di colui/colei che sostiene il peso dell’assistenza e soprattutto per non avere una ragionevole certezza e sicurezza sui vari tempi assistenziali che il proprio familiare dovrà affrontare;
4.) una maggiore equità impositiva, perché “torchiati” dalle tasse e dalle imposte abbiamo perduto il senso del tempo e del quieto vivere e siamo diventati “impiegati” di questo Stato, enorme drago insaziabile che non fornisce, in riscontro, servizi di primaria importanza assistendo impotenti a spietati disservizi, insufficienti e diretti dall’arbitrio degli apparati amministrativi assenti ed incapaci a produrre comprensione e pronto alle “sanzioni” repressive più che a prevenire che vuol dire amministrare;
5.) una politica sociale, un welfare state, positivo ed interpretativo della realtà sociale, ancora esposto al rischio di essere utilizzata dai “potenti di turno”;
6.) regole e normative di buona amministrazione per non essere travolti da un assistenzialismo sfrenato, permissivo sprecone, sostenuto e risucchiato dalla voracità della politica operante nell’area di "possibili riti di scambio" ;
7.) che i “finanziamenti” diretti alle prestazioni elargite dalla sanità pubblica abbiano i riscontri di una assistenza che tuteli la salute dei cittadini, anche di quelli poveri e malgrado i “versamenti” dati dai cittadini lavoratori siano più garantiti, in quanto è doveroso pagare il ticket, ma ora stiamo pagando quasi tutte le medicine, specie quelle necessarie usate da parte degli anziani e delle persone "fragili nella salute", tanto da pensare che per gli stranieri l'assistenza sanitaria è molto "positiva", mentre per i cittadini italiani è molto "arida". Inoltre che il cittadino entrando in una istituzione ospedaliera da “sano” non esca “minato” inesorabilmente a causa della negligenza o incapacità dei suoi apparati. "Lectio schola aliquem auditum ire", impariamo la lezione ! ;
8.) di verificare perché lo spending review vuole diminuire i posti letto nelle strutture ospedaliere, dove a rischio e maggiormente penalizzate vengono a trovarsi le persone malate croniche, come disabili fisici handicappati psichici, malati terminali, persone anziane in quanto la patologia da essi sostenuta abbisogna di prestazioni sanitarie molto costose. E' errato, incivile, anticristiano, antisociale dove si pensa che per costoro le speranze di vita sono molto residue ! Questo lo consideriamo pura eutanasia, una omissione di soccorso penalmente perseguibile e “fuori” ( per ora !) dall’Ordinamento Giuridico Italiano ed in contrasto con tutti i Trattati Internazionali ;
9.) di difendere e difenderci dai portatori di turbe psichiche: una realtà sconvolgente da un numero sempre crescente di “malati” e privi di strutture atte alla prevenzione, cura ed inserimento sociale (quando è possibile).”Costoro” sono stati lasciati allo sbaraglio col legale pretesto dell’umanizzazione degli ex-manicomi, della lotta alla psicomanipolazione, allo stigma sociale, ai pregiudizi, all’emarginazione, alla cultura dell’autonomia dei pazienti, alla messa a punto di percorsi terapeutici e riabilitativi, ai “progetti-guida” ecc. ecc. Non parliamo, poi, dei drammatici episodi quasi giornalieri con omicidi, suicidi, stupri a ripetizione, bullismo, reati che dimostrano essere “forniti”, anche, da menti psichicamente instabili, per come è stata inadeguata e troppo veloce la scelta della chiusura degli ex-ospedali psichiatrici, mantenendo aperti ancora, oggi, quelli giudiziari, o cliniche psichiatriche alquanto onerose. Una vera ed autentica vergogna!.
Riteniamo che ormai è necessario che venga recepita una meticolosa, puntuale normativa di riorganizzazione dell’invocato provvedimento legislativo, sia nel campo del Legislatore che in questo delicato ambito neuropsichiatrico, Testo Unificato ( Burani-Procaccini) “sparito” misteriosamente dall’agenda parlamentare e dalla 12 Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati dall’aprile 2005, il cui Presidente della Camera dei Deputati dell'epoca ancora ci deve rispondere !
10.) una maggiore giustizia, perché chi “sbaglia” deve pagare” in quanto la giustizia è uguale per tutti e come Tacito profeticamente avvertiva “Corruptissima in Repubblica plurimae leges” negli Stati corrotti molte sono le leggi, noi aggiungiamo poco applicate.
11.) una maggiore vigilanza nel Paese, affinché non invano siano “caduti” i Tutori dell’Ordine Pubblico. Inoltre per chi esce di casa non resti “freddato” da pallottole vaganti ed ancora che siamo liberati dal tarlo del dubbio della sicurezza che investe molte persone, dalle rapine in ville, o dal disordinato clima sociale;
12.) una maggiore tutela dei beni, della alimentazione per la quale è molto grata la popolazione per quanto operano i NAS dei Carabinieri, una maggiore considerazione di chi non lavora, una oculata utilizzazione delle risorse pubbliche per il bene comune;,
Signor Presidente del Consiglio,
questo ed altro che ancora esiste, non sufficientemente esposto, lo affidiamo alla Sua benevolenza e comprensione e ci permettiamo di suggerire, se nel 2013 è ancora alla guida di questo Paese, di continuare a “gridare” dapprima con “garbo”, con “ tenacia , con la "ragione" alla Politica, ma poi con “forza” e con la “autorità” che non Le manca che siano rese applicative dagli Organi dello Stato e dagli Enti Pubblici le attese e le necessità della gente, volto della sofferenza ed insofferenza del Paese.
Il popolo italiano, Signor Presidente del Consiglio, guarda a Lei come rappresentante e guida del nostro Paese, ma ha sete di verità, di giustizia, di onestà, di trasparenza, di autentici valori morali e civili incarnati e vissuti nel quotidiano.
Questo, in breve, il più sincero Augurio per il 2013 per il Suo Governo ed a noi, con gli auspici di rivitalizzazione di questo “suggerimento” che ci permettiamo inviarLe di cui ben conosciamo la Sua solidale testimonianza nel ruolo del buon padre di famiglia.
Con deferenti ossequi
Previte
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12 novembre 2012
previte franco\ | 10-09-2012 |
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Il Presidente
Si “parla” di sanità malata solo per gli interventi chirurgici sbagliati, ma una patologia organica conta di più di cento disabili lasciati a se stessi ?
Ci risponda Signor Ministro della Salute : vengono diminuiti i posti letto negli ospedali ? Attendiamo ancora una risposta !
“Investire nella salute, costruire un futuro migliore”, è stato l’invito che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rivolto agli Stati di tutto il mondo nella “Giornata Mondiale della Sanità”. Non è musica, pare, per le n/s Istituzioni !
Senza avere la pretesa di fare della dietrologia sulle Nazioni per conoscere le intenzioni che vogliono compiere, ci chiediamo cosa può impedire alla comunità nazionale di iniziare nella maniera concreta un “Piano Sanitario” che partendo dalle aree di maggior disagio necessita di una grande attenzione per dare voce a coloro che non possono esprimersi, per promuovere la cultura della disabilità e per difendere il malato dal silenzio e dal disinteresse generale .
Manca una volontà politica intesa ad affrontare il problema ed a risolvere con norme quadro sulla materia e ad adeguarla ai valori fondati sulla n/s civiltà giuridica.
Lo abbiamo “visto” recentemente nel “ Decreto Balduzzi” dove abbiamo richiesto “lumi” sulla avanzata ipotesi, da parte di notizie dei mass media, di diminuzione di posti letto negli ospedali, senza aver ottenuta una degna risposta, una smentita da parte del Ministro della Salute né dal Governo Monti !
In Italia il 3% della spesa sociale è destinato alle politiche familiari a fronte di una media europea che ha una percentuale almeno il doppio, nonostante promesse di riforme e di politiche familiari poco realizzate, tanto meno si è legiferato dove si riscontrano carenza di programmi di sostegno alle famiglie dove insiste il disabile fisico e l’handicappato psichico, non certo salvabile con 267,57 euro mensili di assegno di assistenza, né indirizzi da apportare sul piano legislativo.
Alla fine ci troviamo con un sistema sanitario troppo lento nell’aiutare le persone affette da gravi forme di malattie e da un sistema sociale e legislativo lontano, troppo lontano, lontanissimo dalla realtà .
Ed ora ci fanno intravvedere, per poi probabilmente attuare, la diminuzione dei posti letto per il superiore concetto del risparmio !, ma non ci dicono se tutto questo è vero ! non ci dicono se quelle proposte concrete nel Decreto “Sanità e Sviluppo” sono per rivoluzionare la sanità inquadrandola nel programma generale della crescita che segue la spending review,
Ma, Signor Ministro della Sanità, i dubbi restano perché “quel criterio”, se vero, maggiormente penalizza le persone malate croniche, i disabili fisici, gli handicappati mentali, i malati terminali, le persone anziane le cui patologie necessitano di prestazioni sanitarie molto costose, che nelle RSA sono scarse ed insufficienti .
Chiediamo una risposta chiara a questa terribile supposizione al fine di garantire ad ogni persona il diritto a continue e specifiche cure fino al declino terreno . “ La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” (Art.32 / 3° comma).
“Ogni opinione è preziosa per un Governo che vede nel “bene comune”, democratico e partecipato l’obiettivo da raggiungere “come mi ha scritto il Governo Monti ( 7 agosto 2012 Redazione Governo it
Non si può continuamente e filosoficamente pensare alla ben nota logica gattopardesca del voler cambiare tutto, purchè nulla muti !
La gente, Signor Ministro della Salute, non ha più fiducia !
La gente, Signor Ministro della Salute, non ha più quella fiducia che dovrebbe avere il “buon padre di famiglia” !
Ci risponda Signor Ministro della Salute, attraverso la stampa e ci dica la verità ! L’opinione pubblica attende !
Previte
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franco previte | 09-04-2009 | Ringrazio quanti seguono le vicissitudini della situazione in cui "vivono" i malati psichici, le loro famiglie e direi anche la sicurezza di tutti i cittadini.Purtoppo le Istituzioni sono "imoegnate tutte" in inutili e disastrose litigiosità e non "pensano" che altri problemi prioritari, come la riforma della malattia mentale attende una soluzione da ben 31 anni.
Sono del parere che è necessario che TUTTI ci rendiamo conto di questo grave ed urgente disagio sociale e che il Parlamento pongo attenzione ad una legge-quadro.
Ma a quante morti dobbiamo assistere prima che le Istituzioni si "sveglino"?.
Previte
previtefelice@alice.it franco previte | 30-03-2009 | Di fronte agli avvenimenti accaduti in Germania, ed in altre Nazioni Europee, mi permetto far pervenire il testo della lettera inoltrata al Presidente del Parlamento Europeo.
Posta Prioritaria
5 gennaio 2009
Al Signor Presidente del Parlamento Europeo
Dr.Hans-Gert Pottering
Rue Wiertz
B- 1047 Bruxelles
Oggetto : Sul Ricorso n.44330/06 di “Cristiani per servire” c.Italia e c.Stati membri dell’Unione Europea.
V/prot. N.316456 del 1 ottobre 2008.
Signor Presidente del Parlamento Europeo,
apprendo, oggi 3 gennaio 2009, che in data 27 novembre 2008, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ( CEDH-LIT 1.OR [CD%] PC/ENI/ahu) ha dichiarato irricevibile il mio Ricorso rubricato al n.44330/06 del 2 novembre 2006, inoltrato contro la decisione della “Commissione Europea per le Petizioni”, inerente la “incompetenza legislativa della UE nel settore della sanità pubblica compresa l’ambito della infermità mentale”( lettera prot.PS/rq [02COM.PETI (2005)D/1087] del 10 gennaio 2005 Commissione per le Petizioni UE)
Praticamente si invocava una serie di misure precise volte a rimediare ai gravi disagi consequenziali prodotti dalla malattia mentale, nel pieno rispetto dei diritti e della dignità degli handicappati mentali, specie quelli affetti da gravi psicosi ed a aiutare le famiglie.
L’argomentazione indotta, per la quale non rileviamo alcunché, ci induce a citare e riportare letteralmente quanto afferma la Corte “di un diritto invocato”, ma ci appare inusuale la motivazione che quanto abbiamo rilevato “non figura tra i diritti e le libertà garantiti dalla Convenzione. Ne consegue che il ricorso è incompatibile ratione materiae con le disposizioni della Convenzione ai sensi dell’articolo 35/3.”.
La decisione, adotta dalla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo” è definitiva
La motivazione di fondo è costituita dalla carenza della Costituzione Europea, da noi rilevata, che non ha specificatamente riconosciuta, quale persona, quella relativa ai portatori di handicap psichici, che in Italia come in Europa, sono in continua evoluzione e costituiscono un peso sociale e sanitario non indifferente e richiedente una specifica Normativa, Risoluzione o Direttiva Comunitaria uguale per tutti gli Stati membri della UE. Mi permetto allegare copia del Ricorso inoltrato a suo tempo alla “Corte Europea per i Diritti dell’Uomo”.
Signor Presidente,
Mi permetto riproporre, “anche se nel settore della sanità pubblica ed in particolare quella inerente la salute mentale, l’azione comunitaria può essere solo complementare alle politiche nazionali” come Lei mi comunica il 1 ottobre 2008 con prot. n.316456, tuttavia è necessario ed impellente migliorare la salute mentale della popolazione UE, soprattutto costituire una strategia comunitaria che rileviamo carente nell’applicazione, malgrado la Risoluzione /2006/2058 (INI) ) del Parlamento Europeo.
I timori giustificati della gente richiedono coraggio e risposte concrete dai politici, sia a livello nazionale che europeo, soprattutto, quando è in gioco la salute e la sicurezza dei cittadini, messa in disanima dalle conseguenze prodotte dalla malattia mentale, perché l’autentico progresso si persegue, mi permetta Signor Presidente, attraverso l’assoluto rispetto del bene della persona e di ogni persona in qualsiasi situazione si trova.
Questo principio in cui deve credere il genere umano deve far riflettere che non è una semplice affermazione che può far riferimento ad una dottrina, ad un principio dottrinale, o ad una valutazione giuridica, ma un concetto di diritto alla salute, anche psichica, un valore intrinseco della vita umana.
Il diritto alla tutela alla salute, quindi, ha una sua priorità e come tale esige sia in Italia che nella Unione Europea l’intervento di tutela in modo coordinato, coerente e di validità in tutti i 27 Stati.
Per questo le persone svantaggiate, “compresi i più deboli e più bisognosi” come si afferma nel Preambolo del Trattato che adotta la Costituzione Europea, hanno diritto a non vedere negati provvedimenti legislativi che il Consesso deve assumere nello svolgere un ruolo attivo nel settore della sanità pubblica in uguale validità in tutti gli Stati membri della UE, anche se in separata organizzazione.
Signor Presidente,
per il conseguimento del bene comune, è auspicabile che si possa realizzare omogeneità mirata a concetti di solidarietà, perché il malato psichico è anche un cittadino europeo.
Ancora una volta faccio appello alla Sua solidarietà nonché di tutto l’Europarlamento, affinché il Consesso possa approvare una normativa d’adeguamento comunitario, ritenuta necessaria, urgente e di uguale validità in tutti, ripeto, Stati membri della UE e soprattutto attesa dall’opinione pubblica.
Grazie.
Con deferenti ossequi.
Previte Franco
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1/all
4 gennaio 2009
franco previte | 13-08-2008 | vero, verissimo tutto.
il suo intervento è utile, chiaro, esaustivo e provocatorio, ma mi chiedo, e ne vorrei parlare, cosa si possa fare e se si è ancora in tempo nonostante le strutture mancanti o fatiscenti
grazie tanto
patrizia garofalo
patriziagrf@fastwebnet.it patrizia garofalo |
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