07-07-2008 | Ringrazio Leonardo Mesa. Adesso conosco il vero significato di chavito, come di moneta priva di valore. Però, in tempi recenti, c'è chi lo collega a Chavez, forse per assonanza... Gordiano Lupi | 03-07-2008 | Caro Nino, dal 1994 al 2004 circolavano con uguale valore il dollaro e il peso convertibile (CUC). Dopo, questa ultima rimasse in circolazione. Nel sito del Banco Nazionale troverà le stampe di quel periodo, diverse alle attuali. Il sopranome di chavitos fu immediato, all’uscita. Quando arrivavano rimesse, il banco generalmente pagava in chavitos. Erano i tempi che la radiodiffusione di Miami diceva «il chavito non vale niente», «non lasciare né depositare i soldi in banca», «quando Cuba sia libera, chi possieda chavitos, non avrà soldi in mano, se non carta». Alcune emittenti diffondevano una variante ugualmente sediziosa però più volgare: «chi possieda chavitos si potrà pulire il c…» Tanti andavano di corsa a vendere il CUC per comprare dollari “veri”. Nella transazione si perdeva fra il 8 e il 4%. Con le sue arringhe, la radio di Miami, da lontano deprezzava; da lontano rubava.
Lo certo è che il CUC si battezzò chavito, 14 anni fa, nel 1994.
Leonardo Mesa | 03-07-2008 | il dollaro circolava insieme al "peso convertible"(che equivaleva esattamente alla moneta statunitense).in definitiva circolavano tre monete:dollaro,peso convertible,peso cubano(moneda nacional).la storiella di chavez fa piegare dal ridere.
marcello
marcello | 03-07-2008 | leonardo,fammi capire.Tu dici che il chavito cominciò a circolare nel 1994,ma in quell'anno non circolava il dollaro?Io so che nel 2004 il cuc ha sostituito il dollaro statunitense.Per cui risulta evidente che i cubani hanno chiamato il cuc chavito per ribadire in qualche modo il legame tra la nuova moneta e gli aiuti del capo di stato venezuelano alla isola grande.Aspetto ulteriori delucidazioni,saluti. nino | 02-07-2008 | Caro Marcello, grazie per la raccomandazione però sono tanto testa dura come Lupi, e non ci posso fare niente. Saluti. Leonardo Mesa | 02-07-2008 | mesa,se si mette a correggere tutte le scemenze che scrive lupi non avrà più tempo per nulla.tempo fa scriveva che gli emigranti non possonoo tornare a cuba,quando lo sanno tutti che senza pre è sufficiente un permesso che l'ambasciata rilascia tranquillamente,dura 60gg e non crea alcun problema.si diventa emigranti per vari motivi,non ultimo quello economico,(come è capitato a me).per coloro che fanno attività anti-cubana è ovvio che cambia tutto.
marcello marcello | 02-07-2008 | È relativamente da poco che alcuni hanno collegato il chavito a Chávez, con la chiara intenzione di suggerire che è lui a sostenere l’economia cubana.
Il peso cubano convertibile cominciò a circolare nel 1994. Fu immediatamente chiamato chavito; anteriore alla prima visita del quasi sconosciuto Chávez, il 14 dicembre dello stesso anno. Chávez era appena uscito dal carcere, ancora lontano da diventare presidente, ancora più lontano dai primi accordi commerciali. Perciò, il termine chavito non ha nulla che vedere con Chávez.
Chavito viene dell’omonima parola messicana, derivata della spagnola chaval. Il suo significato è ragazzo, ragazzino, giovane, giovanotto. Nel linguaggio di strada degli emigranti latini negli Stati Uniti è spesso usata in senso peggiorativo: piccolo, insignificante, perdente. E con quest’accezione fu introdotta in Cuba degli emigrati cubani e ampiamente divulgato dai mezzi di diffusione a loro collegati.
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